Come valorizzare il quartiere fieristico? Comune e Autorità Portuale a confronto

Da aprile ad oggi è stata meta di messinesi ben felici di poterne finalmente usufruire anche solo per una passeggiata. L’area fieristica ha vissuto la parentesi felice di una stagione estiva costellata da eventi che hanno richiamato l’attenzione dei cittadini più di quanto non facesse ormai la vecchia Campionaria. Con l’arrivo della stagione invernale, la Fiera si svuota di frequentatori e di contenuti. L’idea era quella di realizzare una mini stagione di eventi anche per il periodo natalizio ma, alle porte di dicembre, non c’è più il tempo per organizzarla.

L’amministrazione comunale ha accolto tardi l’invito dell’Autorità Portuale, ma sempre in tempo per programmare la gestione futura di un’area preziosa. L’obiettivo è quello di stabilire un percorso condiviso per valorizzare il quartiere fieristico, assegnandogli una funzione ben precisa, senza limitarsi all’organizzazione estemporanea di eventi.

“Abbiamo fatto una disamina generale delle problematiche – afferma il segretario generale dell’Autorità Portuale, Francesco Di Sarcina – e si è concordato sull’opportunità di rivederci già la prossima settimana per poter approfondire in concreto le varie opzioni possibili. Le ipotesi sono quelle di realizzare una gara per l’affidamento, oppure della realizzazione di un banchinamento, o ancora di portare avanti i progetti che abbiamo già in cantiere. E’ stata una riunione più politica che tecnica, per capire se c’erano orientamenti comuni o diversi e valutare quale strategia portare avanti. Siamo usciti molto soddisfatti dall’incontro, perché abbiamo avuto conferma del fatto che il sindaco vuole costruire insieme a noi il percorso migliore per la città. Superata questa fase necessaria, ci siamo aggiornati a breve per affrontare la questione Fiera dal punto di vista tecnico. Vorremmo prendere tutte le decisioni opportune entro l’anno”.

Dopo tanti anni, dunque, Comune e Autorità Portuale discutono della valorizzazione del quartiere fieristico. Un’area che per troppo tempo è rimasta aperta solo per due settimane all’anno e che adesso, finalmente, rimane aperta tutti i giorni. Un patrimonio da sfruttare al meglio per rappresentare la prosecuzione del lungomare e, al contempo, un contenitore di eventi e strutture destinate alla collettività.

(Marco Ipsale)