Politica

Siracusano: “Basile stia sereno, con Schifani completeremo il risanamento di Messina”

MESSINA -Per Matilde Siracusano, deputata messinese di Forza Italia e sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, il problema sollevato dal sindaco di Messina non ha basi fondate. La parlamentare, una dei punti di riferimento nella battaglia per superarare la baraccopoli messinese, dissente da Federico Basile. Per quest’ultimo la nomina del presidente della Regione siciliana Schifani, come commissario straordinario per il risanamento, è “un gesto poco comprensibile e soprattutto senza alcuna concertazione con il Comune di Messina. Serve, per il risanamento, una guida messinese, e io sono disponibile ad assumere il ruolo di commissario”.

Al contrario la deputata insiste: “Chi meglio del presidente della Regione potrà guidare questo processo politico verso il definitivo superamento del degrado? Si tratta di una nomina, inserita nel decreto Milleproroghe, concertata con il ministero dell’Ambiente e in piena armonia con la prefetta di Messina Di Stani, che ha compiuto un lavoro encomiabile. Ma non è giusto che una figura già così oberata d’impegni debba continuare ad avere pure questo carico. Il sindaco di Messina può stare tranquillo: si lavorerà insieme per il bene della città”.

Aggiunge la deputata: “Il risanamento non può essere terreno di scontro politico. Ci sarà una condivisione serena con l’amministrazione comunale per raggiungere l’obiettivo di completarlo. Dopo un breve periodo di transizione, ci sarà un soggetto attuatore capace di dare un impulso decisivo. Io il nome giusto ce l’ho, con le competenze tecniche perfette, ma preferisco non gettarlo in pasto al calderone politico. E tenerlo, per ora, per me. Il sindaco non è stato coinvolto? Non andava coinvolto in questa fase. I passaggi istituzionali sono stati rispettati. Non capisco proprio la polemica politica”.

“Scelte obbligate nella legge di bilancio per fronteggiare il caro bollette e l’emergenza energetica”

Riguardo alla legge di bilancio appena approvata, Siracusano tiene a precisare che molte scelte sono state obbligate: “In pochissimo tempo, il nostro è stato un impegno straordinario per affrontare il caro bollette e l’emergenza energetica. A questi obiettivi abbiamo dovuto riservare i due terzi delle risorse. Ma siamo riusciti a inserire la decontribuzione per l’assunzione di giovani e di chi percepisce il reddito di cittadinanza, la proroga del Superbonus 110 per cento e l’aumento delle pensioni minime. Tra il Covid, la guerra in Ucraina e il caro bollette, il periodo è stato ed è difficilissimo. Di più non potevamo fare. Di certo, puntiamo, nel prosieguo della legislatura, a batterci per le riforme strutturali a cui teniamo come Forza Italia: la riduzione del cuneo fiscale, già ridotto ma ancora non abbastanza, e il sostegno ai redditi più bassi sono tra le nostre priorità”.

“L’autonomia differenziata solo a due condizioni”

Ma che ne pensa la parlamentare messinese dell‘autonomia differenziata, giudicata pericolosa per il sud d’Italia? “Che si può realizzare, per noi di FI, solo a due condizioni: facendo funzionare al massimo il Fondo di perequazione e i Livelli essenziali di prestazione (Lep). Solo così, in linea con quanto stabilisce la Costituzione, i diritti dei cittadini del sud avranno lo stesso valore di quelli del nord. L’opposizione critica il salva Sicilia (che distribuisce in dieci anni il debito di 866 milioni di euro contestato alla Regione dalla Corte dei Conti, n.d.r.)? Sono critiche strumentali. Il governo non poteva fare altrimenti e ha messo al sicuro la situazione economica nell’isola”.

“Il Ponte occasione unica di sviluppo: l’obiettivo adesso è vicino”

Da sempre Siracusano si batte per il Ponte sullo Stretto: “Ora l’obiettivo è più vicino. Non si riparte da zero ma il vecchio progetto va aggiornato dal punto di vista tecnologico. Sarà un ritorno straordinario sul piano economico per Messina e per il sud. Anche l’avvio dei lavori farà d’attrazione turistica, sopperendo agli inevitabili disagi. Sull’opera partiranno presto dei tavoli con tecnici, che si sono già occupati del Ponte, in rappresentanza dei territori”.

“Il reddito di cittadinanza abolito? Non lasceremo da soli chi ha bisogno”

La sottosegretaria, in merito alla progressiva abolizione del reddito di cittadinanza, si dice “preoccupata per la situazione economica drammatica ma sicura che il governo Meloni sosterrà ancora di più chi ha bisogno. Nessuno verrà lasciato solo. Chi è in difficoltà sarà sostenuto in misura maggiore, anche perché il Rdc, con le sue storture burocratiche, ha impedito ad alcune persone di usufruirne, magari a vantaggio di chi invece non ne aveva diritto. Un auspicio per il 2023? Che sia un anno di rinascita per Messina e per il Merdione, con una crescita d’occupazione e l’avvio di opere, come il Ponte, non più rinviabili”.

“Ponte e zona falcata per cambiare la storia di questa città”

Per la deputata, “il Ponte sullo Stretto cambierà la storia di questa città. Con quest’opera e con il completamento del risanamento, per togliere tutte le persone dalle baracche, ricordo pure la bonifica della zona falcata. Stiamo aspettando che sia deliberato lo stanziamento di 20 milioni, previsto con il mio emendamento al decreto aiuti. In questo periodo, mi incontrerò con il presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto, Mario Mega, per confrontarci su quest’azione fondamentale per il nostro territorio. Riqualificheremo la parte più bella di Messina”.