Spadafora sommersa dall’immondizia, si rischia l’emergenza rifiuti in tanti comuni

Cumuli di immondizia ai bordi delle strade e cassonetti stracolmi, sporcizia e odori nauseabondi. In molti comuni della fascia tirrenica si rischia l’emergenza rifiuti. Un’emergenza che in questi giorni di caldo torrido rischia di avere ancor più gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini. A lanciare l’allarme è la Funzione Pubblica della Cgil che chiede un immediata convocazione dei sindacati e dei primi cittadini dei comuni che ricadono in quella fascia di territorio di competenza dell’Ato 2. In particolare si chiede la presenza dei sindaci dei comuni che a tutt’oggi non hanno effettuato alcun pagamento del servizio di raccolta dei rifiuti. “La ditta che gestisce il servizio, la Dusty , ha richiesto la rinegoziazione del contratto di appalto dei servizi di igiene ambientale – spiegano Carmelo Pino Segretario del Settore e Cara Crocè Segretario Generale della FP Cgil- in quanto la società vanta un credito di oltre otto milioni di euro nei confronti dell’ATOME 2 e dei Comuni ricedenti nell’ambito. Per questi motivi la Dusty non è in grado di sostenere il pagamento degli stipendi ai lavoratori né di far fronte ai costi di gestione, primo fra tutti il pagamento delle forniture di carburante. Al momento il servizio sarà assicurato ai Comuni che hanno assicurato un tempestivo pagamento della quota di corrispettivo. Ma dal prossimo 20 settembre, in caso di inerzia da parte degli organi competenti, non potrà continuare ad espletare il servizio”. A pagarne le conseguenze ovviamente sono i cittadini costretti a fare i conti con una situazione ormai ai limiti della decenza e i lavoratori che in questo modo non hanno garanzie sugli stipendi. Una testimonianza arriva dal comune di Spadafora. Il capogruppo consiliare del gruppo “Giovani per Spadafora” Domenico Romano segnala che ormai da giorni è stata sospesa la raccolta dei rifiuti, nel centro tirrenico e che questa situazione sta creando notevoli disagi sia sotto il profilo del turismo che sotto quello, ben più grave, della condizione igienico-sanitaria. “La motivazione della sospensione –spiega Romano- è da ricercarsi negli atavici problemi che riguardano la gestione ATO ME 2, problemi che in altri comuni sono stati tamponati ricorrendo a fondi prelevati dal bilancio comunale. Purtroppo la nostra amministrazione, continua il consigliere, non consente di accedere a questi fondi e preferisce impiegare le risorse comunali in manifestazioni turistiche o in spese totalmente contestabili”. Il risultato è che sia Spadafora che altri comuni fascia tirrenica rischiano di trovarsi in piena estate ad affrontare una seria emergenza. Le amministrazioni devono fare la loro parte per scongiurare questo rischio. (Francesca Stornante)