La Rivoluzione Civile di Ingroia per un’ Italia senza Monti, Berlusconi e i loro “complici”

La Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia è sbarcata a Messina per il tour elettorale siciliano in vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Il candidato premier si è presentato alla città al Teatro Annibale Maria di Francia insieme ai candidati della lista a Camera e Senato. Ha parlato del suo programma elettorale che guarda ad un’Italia senza Monti e Berlusconi e senza tutta quella politica che negli ultimi anni ha appoggiato scelte che hanno solo pesato sulle spalle degli italiani. Stoccate anche per il Pd che ha appoggiato l’ultimo governo senza preoccuparsi di allearsi con il centrodestra, favorendo le logiche di un sistema che ha ridotto il Paese in questo modo. “Siamo l’unico vero centrosinistra e siamo liberi di poter cambiare le cose” ha detto Ingoia che parla del suo lavoro di magistrato, si dichiara dispiaciuto per averlo lasciato, “ma era il momento di fare una scelta e decidere da che parte stare. Noi siamo dalla parte di chi vuole cambiare rotta” dice. Nel suo programma la lotta all’evasione fiscale e la confisca dei beni ai corrotti e agli evasori esattamente come per i mafiosi, lo scardinamento del sistema della politica della casta, nuovi sistemi per sfruttare i fondi europei.

A presentare il candidato premier c’era il sindaco di Palermo e leader di Idv in Sicilia Leoluca Orlando che ha parlato di Rivoluzione civile come di una proposta e di un progetto a cui dire sì per dire tanti no. No a Monti che si è costruito una credibilità in Europa affossando gli italiani solo perché non doveva render conto ad un elettorato, no ai tagli all’istruzione, no al precariato, no al dio denaro che ha messo le ricchezze nelle mani di pochi eliminando ogni differenza tra una stalla mafiosa di Corleone e un salotto buono di Milano, colpiremo i grandi patrimoni. “Guarderemo alla Germania che è riuscita a coniugare rigore, sviluppo economico ed equità sociale, mentre l’Italia di Berlusconi prima e di Monti poi sono riuscite solo a distruggere questo sistema. Rivoluzione civile si pone come l’alternativa. Se esiste un voto utile, dicono, votate il nostro progetto. (Francesca Stornante)

Sabato, 9 febbraio, 2013 – 18:48