La Cisl Scuola fa il punto sull’inizio dell’anno, all’insegna della riforma Gelmini

La riforma 133/08 meglio conosciuta come riforma Gelmini fa paura agli operatori della scuola e a proposito stamane il comparto Scuola della Cisl ha organizzato un appuntamento, che durerà fino alle 17.30 di oggi pomeriggio, volto ad approfondire il regolamento attuativo sull’utilizzo delle risorse umane e le disposizioni relative alla Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado previste dalla Riforma Gelmini che ha notevolmente inciso sulla struttura oraria e

sull’organizzazione del “tempo-scuola” nelle Istituzioni Scolastiche del primo settore (Scuole primarie e secondarie di primo grado), avviando un processo di revisione dei moduli organizzativi, che si va configurando come una vera e propria rivoluzione all’interno delle scuole.

Laura Fleres, segretaria provinciale di Cisl Scuola parla di «tante novità che ancora devono essere perfettamente assimilate e per questo lasciano nell’insicurezza sia gli studenti che i genitori, sia i professori che i dirigenti scolastici. Alcune di queste novità sono davvero “rivoluzionarie”, come quella del maestro unico o del maestro prevalente che ha 22 ore settimanali di lezione. Le altre otto necessarie per arrivare al monte ore di 30 devono essere svolte da altri professori di altre materie come inglese e religione, novità assoluta per la scuola italiana».

Altra novità è quella dell’”ora aggiuntiva” alle materie letterarie per ogni classe. L’insegnante preposto, al fine di arrivare al totale di 18 ore settimanali, deve dunque cambiare ben 18 classi. Viene da sé il sentimento di smarrimento che loro stessi e anche gli studenti provano nel seguire lezioni impartite da un “quasi sconosciuto”.

Alla presenza di Rosa Mongillo, della segreteria nazionale della Cisl Scuola, è stato distribuito agli insegnanti intervenuti un manuale per orientarsi tra le novità della riforma.

Nel corso dell’anno verranno organizzati nuovi appuntamenti volti a orientare il personale scolastico e studentesco, che faranno da preludio a quelli che si organizzeranno in futuro rivolti alla scuola media superiore, le cui classi saranno interessate dalla riforma a partire dal prossimo anno scolastico.