Fallimento imprese: dal 2007 al 2008 Messina è “numero uno” in Italia

36mila imprese in più nel 2008, ma è il saldo peggiore degli ultimi 6 anni. E ‘ questo la fotografia complessiva delle imprese italiane, emersa dal l’indagine condotta da InfoCamere, la società consortile di informatica delle Camere di commercio italiane. In rosso industria e agricoltura, in crescita servizi alle imprese, costruzioni e turismo. Cedono le imprese individuali, tengono gli artigiani, aumentano società di capitale e coop.

In Sicilia, il saldo attivo, è di solo 961 imprese. 27064 nuove iscrizioni nel 2008 a fronte di 26130 cessazioni di attività, per un tasso di crescita dello 0,2%. Messina non è in negativo in termini percentuali nel rapporto chiusure-nuove aperture, con un saldo di 104 imprese (+128,4%), rispetto a province siciliane come Caltanissetta (-065%) o Trapani (-1,78%). Ma conquista comunque il suo primo posto negativo in Italia, in termine di aumento di fallimenti. Nel confronto tra il 2007 e il 2008 infatti, quella di Messina è la provincia che è “cresciuta” di più in quanto a chiusura di attività. In Sicilia, miglior piazzamento invece per Siracusa.

Sulle soluzioni da adottare per limitare i danni, il presidente di Unioncamere Sicilia Giuseppe Pace ha commentato: “Gli interventi più incisivi dovranno riguardare i rapporti con il sistema creditizio, affinché con una politica seria su questo fronte non aumentino le situazioni di sofferenza, terreno fertile per i fenomeni di usura”.