Messina 21 febbraio 2009: Sospesi i ricoveri alla Neurologia del Piemonte

La denuncia di Alternativa in Movimento ci raggiunge attoniti ma non sorpresi: girando per i nostri Ospedali potremmo raccontarvi di tanti operatori al lavoro, con spirito d’encomiabile abnegazione, nonostante tutte le difficoltà incontrate e di una “malasanità”, come nel caso del grido d’allarme citato, che appare rilevare carenze strutturali ed organizzative molto gravi.

“E’ inutile parlare di ‘malasanità’ come se ci fosse anche una buona sanità: basterebbe soltanto ci fosse la Sanità.” Ci va duro Saro Visicaro che denuncia limiti strutturali non più tollerabili in una società civile. “Girando per le corsie dei nostri ospedali si potrebbe raccontare di tutto” – insiste il portavoce di Alternativa in Movimento – “ e questa non è che l’ultima vergogna: da oggi (sabato 21 febbraio, n.d.r.) è impossibile ricoverare pazienti al reparto Neurologia dell’Ospedale Piemonte. Il motivo è semplice: da quattro giorni è guasto l’ascensore che porta al primo piano ed è così impossibile trasportare i malati. Quelli già ricoverati in corsia non possono essere (tras)portati a fare esami importantissimi come la Tac situata al piano terra. Oggi l’ultima paziente è stata condotta con mezzi di fortuna attraverso le rampe delle scale. Rischio: caduta e/o traumi gravissimi. Sarebbe interessante capire” – prosegue Visicaro – “se il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Piemonte, Giacinto Bennati, assistito dal direttore amministrativo Lidia Scuderi e dal direttore sanitario Santo Conti, abbia provveduto a sollecitare la ditta delle manutenzioni oppure se non ritenga di dovere rescindere il contratto ove fosse prevista una clausola di intervento urgentissimo. Oltretutto il dott. Beninati dovrebbe essere un esperto di gestione delle emergenze avendo partecipato, come dirigente – relatore dell’assessorato regionale – ad uno dei tanti convegni organizzati sul tema dalla Regione Siciliana. Sempre il commissario straordinario dovrebbe anche avere più tempo da dedicare all’ospedale di viale Europa non essendo più impegnato nel processo Cuffaro – Aiello.

Nell’attesa” – conclude polemicamente Visicaro – “i casi gravi (coma, ictus,sclerosi, etc.) possono scegliere di attendere oppure di morire subito. Alla faccia del… testamento biologico e dell’accanimento terapeutico”.