Multe nulle se l’organo accertatore non è dotato di documento di sicurezza per la tutela della privacy

Una semplice lettura del D. Lgs 196/03 (Codice in materia di protezione dei dati personali) che disciplina la materia della raccolta dei dati personali, metterebbe in crisi gran parte dei Comandi delle Polizia Locali, ma probabilmente anche di quelli di Polstrada e Carabinieri, ed in particolare di tutti quelli che sino ad oggi non hanno adottato il documento programmatico di sicurezza per la tutela della privacy.

Come è noto, infatti, come recita espressamente la legge in questione, i dati personali trattati in violazione della suddetta normativa sono assolutamente inutilizzabili.

Il Componente Nazionale del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’Agata, pertanto, ritiene opportuno che venga aperta una seria riflessione in seno agli enti non ancora provvisti del documento privacy, in quanto ai sensi della suddetta legge sembrerebbe evidente l’inutilizzabilità assoluta di tutti quegli atti nei quali i dati non vengano raccolti nel rispetto degli adempimenti previsti dalla legge.

La conseguenza immediata della mancata o non corretta applicazione della normativa in questione potrebbe comportare la non remota possibilità di veder annullati migliaia di verbali per infrazioni al Codice della Strada, al di là delle implicazioni in materia di riservatezza dei cittadini “schedati” dai suddetti organi.

Nel mese di marzo è poi prevista una visita in Sicilia da parte del Presidente di I.d.V., Antonio Di Pietro, che segue di qualche giorno la visita nella nostra isola da parte di un’ampia rappresentanza del Parlamento della Repubblica di appartenenti allo stesso gruppo d’Italia dei Valori, segno di rinnovata attenzione verso le vicende della nostra regione.