Una nuova base operativa per la Protezione civile della Regione Sicilia

Sottoscritta un’intesa oggi, 20 gennaio, dall’Ass. regionale alla Presidenza della Regione Sicilia, Giovanni Ilarda e il Presidente dell’Enac – Ente nazionale aviazione civile -, Vito Riggio: l’aeroporto di Boccadifalco (Palermo) diverrà una base operativa di protezione civile al servizio della Regione Sicilia e dei Paesi del bacino del Mediterraneo. Vari elicotteri della classe Fire Boss e due Canadair stazioneranno in loco e nascerà anche una scuola regionale di protezione civile, nella quale saranno formate tutte le professionalità utili per i sevizi di pronto intervento. -Abbiamo un obiettivo ambizioso ma di grande importanza per l’intera regione e avere una base aerea di protezione civile a Palermo significa la certezza di un intervento rapido in caso di incendi e altri tipi di emergenze- – ha sostenuto l’Assessore, che ha anche sottolineato l’importanza della costituzione di una scuola di protezione civile regionale. -Siamo di fronte ad un settore che vive molto del volontariato- – ha continuato Ilarda – -e questo autentico fiume di solidarietà, così come le altre figure tecniche presenti nella protezione civile, va formato adeguatamente, soprattutto perchè ci sono di mezzo vite umane-. Boccadifalco sarà quindi trasformato in uno snodo fondamentale e sul posto verrà trasferita l’intera sede del dipartimento regionale di Protezione Civile: -Questo- – ha concluso l’assessore – -comporterà un risparmio di spesa di 572.874 euro, corrispondenti al canone di locazione pagato dalla Regione per l’attuale sede-. Soddisfatto anche il presidente dell’Enac, Raggio che ha commentato: -Formeremo una commissione che in tre mesi valuterà tutti gli aspetti tecnici e giuridici. L’aeroporto sarà di grande aiuto allo sviluppo di Palermo ma bisognerà rivedere con il Comune l’intero modello di mobilità della città-. Salvatore Cocina, dirigente generale del dipartimento Protezione civile, ha concordato: -E’ un grosso passo in avanti sul fronte delle emergenze. Certo, andranno eseguiti dei lavori sulla pista ma alcuni servizi potrebbero partire già questa estate-. C’è pure la possibilità che lo scalo palermitano possa diventare un punto d’approdo per idrovolanti che svolgono un servizio di collegamento turistico con le isole minori e che sia realizzato un centro regionale di meteorologia e per il monitoraggio degli eventi sismici, idrogeologici e vulcanici, come previsto dall’intesa.