Ricevuta al Comune la delegazione greca dell’Unione di Messina della regione della Corinzia

“Noi in Grecia abbiamo un detto: Il sangue non può diventare acqua. Questo è il momento in cui lo dimostriamo. Tutti i messinesi greci esprimono oggi il loro amore per la città di Messina”. Con questa frase il presidente del Club Messina della regione greca della Corinzia, Giorgio Crobas, ha salutato il vicesindaco, Franco Mondello, che lo ha ricevuto stamani a palazzo Zanca. La delegazione greca è in Sicilia per una visita ai maggiori centri dell’Isola e del sud Italia. Il vicesindaco Mondello ha espresso soddisfazione per la visita “ribadendo i forti legami storici con la terra greca” e ha auspicato “la ripresa anche tramite l’Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani, della proposta di gemellaggio”. Dopo un primo incontro nel 1985, infatti, i tentativi di gemellaggio con l’antica Messene, costruita da Epaminonda nel 369 a. C., si arenarono nel 1986 a seguito del sisma, che colpì la città di Kalamata, capoluogo attuale della Messenia (??µ?? ?ess???a?), regione nell’angolo sud occidentale del Peloponneso, tra l’Elide, l’Arcadia, la Laconia ed il mar Mediterraneo. L’amministrazione comunale ha donato alla delegazione il Crest della città, libri con immagini fotografiche di Messina e sul terremoto del 1908, in cui vengono anche ricordati gli aiuti umanitari giunti dalla Grecia. Crobas ha ricambiato con stampe del Canale di Corinto ed immagini fotografiche dei resti di Messeni e del museo realizzato in Grecia con i reperti dell’antica città. Consegnata anche copia del periodico “MESSHNIAKH FONH” (La Voce di Messina), distribuito ai propri aderenti dall’associazione fondata nel 1982 a Corinto. Tra le tradizioni ci sono il taglio della pita a Capodanno, le visite ai santuari, la festa di carnevale, due viaggi in Grecia e uno all’estero, come quello di quest’anno in Italia.