Ultimo “atto” delle festività ferragostane: domani il rientro dei giganti Mata e Grifone nel deposito di via Catania

Anche per quest’anno la città dello Stretto saluta le festività ferragostane. Domani l’ultimo “atto” delle celebrazioni con il rientro, nel deposito di via Catania delle statue di Mata e Grifone, secondo la leggenda fondatori della città. Momento di richiamo ed interesse per turisti e non, le due statue equestri sono state accolte dalla tradizionale curiosità ed attesa a Camaro, nelle “passeggiate cittadine” e durante la sosta a piazza Duomo. I due “giganti” hanno assunto l’attuale posizione equestre sin dal 1723, ma precedentemente a tale data non avevano una forma stabile, e venivano di volta in volta montati e vestiti per l’occasione. La tradizione delle due statue, di cui non esiste una data di nascita certa, é fatta risalire intorno al Cinquecento, attraverso una nota di pagamento del 22 agosto del 1548, per la fornitura di un paio di guanti per la sola Gigantessa e di uno stendardo per la lancia del Gigante.

Domattina sarà avviata anche la fase di smontaggio per separare le varie parti della Vara e permettere il trasporto del ceppo della “macchina festiva” al deposito invernale. Lo smontaggio inizierà dalla classica mantovana che cinge il perimetro della Vara, gli assi – comunemente chiamati “stanconi”- su cui poggiano i ceri (ricordo di “dodici enormi ceri di dodici pollici di diametro e di sei piedi di altezza”, come scrisse nel 1778 il viaggiatore francese Jean Houdel), i seggiolini dove siedono 12 bambini e gli angeli serafini in legno. Successivamente saranno smontate tutte le rappresentazioni e le decorazioni che fanno parte della Vara, nei vari livelli, come il sole, la luna, le nubi, gli angeli, i puttini etc.