Tanti gli amministratori del comprensorio. Toccanti le parole delle mamme di Laura e Giordana, uccise rispettivamente a 11 e 20 anni. Una testimonianza di dolore, delusione (verso le istituzioni che avrebbero voluto più vicine) e sconforto. Ma allo stesso tempo quelle erano anche parole di grande speranza affinché certi episodi non accadano, intervenendo ai primi campanelli d’allarme. Giordana è stata ammazzata dall'ex fidanzato. "Mia figlia era cambiata – sottolinea Vera Squadrito – era stata praticamente annullata e svuotata. Ha subìto violenze che abbiamo denunciato. Ma è stata assassinata alla vigilia della prima udienza. La mia vita è finita con lei. E' come se mi avessero dato l'ergastolo del dolore". Ad assassinare Laura, invece, è stato il papà. "E purtroppo non avevo avvertito campanelli d'allarme", dice la mamma, Giovanna Zizzo. Genitori che adesso vanno nelle scuole e mei luoghi in cui vengono invitati. "Manifestazioni come questa di Furci, della panchina rossa – chiosano all'unanimità – sono molto importanti. Ma allo stesso tempo occorrono leggi adeguate a combattere il fenomeno".
Agli interventi istituzionali sul lungomare, ha fatto seguito una fiaccolata, snodatasi lungo la Statale 114, per poi tornare al luogo simbolo dell’iniziativa. Alla panchina rossa. Una immagine che deve indurre alla riflessione. “Certi episodi – ha chiosato l’avvocato Cettina La Torre – non sono poi così lontano da noi”.
Carmelo Caspanello