Aria pulita che riempie i polmoni, prati fioriti, alberi rigogliosi: in una parola natura, vera ed incontaminata. A fare da cornice una splendida giornata di sole. E da oggi tutti potranno goderne recandosi al “Centro polifunzionale delle piante endemiche e autoctone del Mediterraneo”, chiamato “Il Giardino delle meraviglie” di nome e di fatto. Il sogno di vedere nascere un Centro di Educazione ambientale permanente è diventato realtà. La struttura, realizzata lungo la strada che conduce al santuario di Dinnammare, prende il posto dell’ex-vivaio della Forestale, e con i suoi 16 mila metri quadrati di superficie, ospita il giardino delle farfalle, lo stagno con flora igrofila, il giardino della flora peloritana (con 200 piante autoctone distribuite per fasce altimetriche, alcune molto rare e a rischio d’estinzione), il sentiero delle essenze e delle piante officinali e quello sensoriale, il giardino dei fruttiferi autoctoni, il sentiero geolitologico e la rappresentazione della carta litologica della provincia di Messina realizzata con materiali rocciosi ritrovati nelle varie zone del nostro territorio. A tagliare il nastro il l’architetto Giuseppe Aveni, dirigente provinciale dell’azienda Foreste. Il Centro è dotato di un sistema di audioguide e di un’aula verde per le lezioni di ecologia. «L’aver fedelmente ricreato uno spazio di educazione ambientale – spiega Aveni – permetterà di coinvolgere le scuole che vorranno conoscere da vicino le vitali funzioni di un ambiente realizzato per avvicinare l’uomo alla natura».
Alle note positive, però, se ne aggiunge anche una negativa. Nell’occasione, infatti, le Segreterie Provinciali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, hanno ribadito la forte contrarietà delle stesse e dei 3.000 forestali messinesi per l’emendamento approvato nella Finanziaria Regionale riguardante il futuro dei lavoratori forestali messinesi e siciliani. Secondo quanto affermato dai sindacati, lo smembramento e il paventato passaggio alle Amministrazioni Provinciali della gestione dei circa 26.000 forestali siciliani, “nasconde la negativa volontà politica del Governo e dell’Assemblea Regionale Siciliana con in testa il governatore Raffaele Lombardo, di scaricarsi dei lavoratori e del futuro delle loro famiglie, e la totale mancanza di conoscenza del funzionamento dell’Azienda Foreste Demaniali Regionali che già prevede, la gestione dei lavoratori a livello provinciale con le UPA e gli Ispettorati Ripartimentali”.
Pertanto non si capisce come venga realizzata oggi, l’importantissima attribuzione di competenze verso l’Ente Provincia, vista la scelta che il Governo Nazionale e Regionale avevano comunicato fino a qualche settimana fa circa la loro soppressione. I Segretari Provinciali, Mastroeni, Cipriano e Orlando, ribadiscono come l’Azienda Foreste ha costruito e costituito la storia dei boschi e la tutela dell’ambiente in Sicilia, il suo smembramento rappresenterebbero un fatto grave e una sciagura per il territorio e per i lavoratori forestali della Manutenzione e dell’Antincendio. Al contrario i sindacati messinesi e regionali ritengono utile l’accorpamento dei due Dipartimenti dell’Azienda e dell’Antincendio per renderne efficiente le attività attraverso un lavoro fatto di sinergie e di risparmi di spesa. Tutto in funzione della qualità del lavoro, della salvaguardia dell’ambiente, la tutela del territorio compreso una seria lotta al dissesto idrogeologico.
(PHOTOGALLERY DINO STURIALE)