Reset a sostegno dei lavoratori degli enti di formazione

“Nel mese di Agosto 2012 fummo gli unici, tra i partiti ed i movimenti politici cittadini, ad organizzare un evento a seguito dello scandalo sulla formazione scatenato dal settimanale Panorama”. A sostenerlo è Reset, che in quell’occasione propose la legge sull’incompatibilità tra i deputati e le società di formazione ed individuava in un sistema legato alla reale richiesta del mercato l’unica e sola alternativa logica e plausibile.

“Non siamo stati però – prosegue Reset – tra quelli che in questi giorni e all’indomani delle azioni giudiziarie hanno voluto speculare su quanto avvenuto. Non lo abbiamo fatto perché siamo rispettosi delle regole e della giustizia e siamo certi che chi ha sbagliato pagherà così come siamo certi che il ruolo di chi come noi fa politica sia quello di sollecitare, proporre, argomentare e non certo quello di giudicare”.

Adesso, l’intervento arriva a sostegno dei lavoratori dell’Aram e di tutti quelli impiegati nelle società di formazione “che oggi subiscono paradossalmente i danni maggiori di quanto accaduto. Siamo quindi solidali con tutti i lavoratori del campo della formazione, ed in particolare quelli dell’ARAM, i primi a rappresentare il proprio disagio pubblicamente, dichiarando la nostra totale disponibilità a sostenere, con tutti gli strumenti a nostra disposizione, la loro battaglia di giustizia”.

“Avere scoperchiato il sistema “drogato” della formazione – secondo Reset – non può e non deve penalizzare chi era già vittima di tale sistema, pensiamo alle 18 mensilità arretrate proprio dei lavoratori ARAM, ma deve semmai divenire occasione per dare certezze e stabilità a chi ha subito per anni. Chiediamo dunque al Presidente Crocetta e, nonostante la questione sia di competenza regionale, anche al Sindaco Accorinti di occuparsi del problema ed avviare tutte le iniziative necessarie per salvaguardare il lavoro e la dignità dei lavoratori. Una società civile non può abbandonare chi è vittima di un sistema che fa del diritto solo una parola vuota e senza significato”.