L’Azione Cattolica di Patti a fianco del Comitato per la difesa dell’Ospedale di Mistretta

L'Azione Cattolica della Diocesi di Patti, in riferimento al grave disagio legato alla declassazione dell'Ospedale “SS. Salvatore” di Mistretta, fa sentire la propria voce attraverso un documento del Presidente diocesano, Nino Faraci.

Nel corso della seduta di Consiglio Diocesano e del Comitato Presidenti Parrocchiali, dell'1 ottobre scorso, a sant'Agata Militello, l'attenzione dell'Azione Cattolica pattese è stata rivolta allo smantellamento del presidio ospedaliero amastratino, ultimamente al centro di proteste e di incontri per scongiurare la drammatica quanto scellerata chiusura del nosocomio.

Nel documento, l'assise diocesana dell' Associazione, da sempre attiva e presente nel territorio dei Nebrodi, esprime tutta la sua vicinanza e solidarietà alle famiglie del territorio, in particolare ai piccoli e agli anziani, "che – si legge – hanno il diritto di vivere in uno stato in cui i servizi sanitari e d'emergenza vengano garantiti in ugual misura a tutti i cittadini".

E poi si rivolge ai giovani e ai giovanissimi "che vogliono continuare a vedere – continua il documento – un paese vivo e non più in agonia per la perdita continua di istituzioni funzionanti e funzionali".

Il documento si conclude con una netta presa di posizione riguardo al problema che "appoggia con forza ogni iniziativa mirante a deplorare un provvedimento così dannoso per il territorio nebroideo – e lancia l'appello a tutte le associazioni parrocchiali incoraggiando – l’adesione morale e materiale delle proprie Associazioni Parrocchiali, presenti su quel territorio, al “Comitato Spontaneo Per La Difesa dell'Ospedale “SS. Salvatore” di Mistretta” affinché i piani di riorganizzazione della sanità regionale non colpiscano ancora una volta Mistretta e le zone più disagiate dei Nebrodi".

(Salvatore Famularo)