MessinAmbiente, pagati gli stipendi di ottobre. Ancora rifiuti nelle periferie

Stipendi in ritardo e pochi mezzi a disposizione per la raccolta dei rifiuti. Problemi annosi che fanno piombare puntualmente la città in emergenza. Ed infatti sono ancora molte le zone in cui i rifiuti rimangono ai bordi dei cassonetti, con conseguenti disagi per i cittadini.

Almeno uno di questi problemi per il momento è stato risolto. Dopo le tante tensioni vissute la scorsa settimana, con le proteste dei lavoratori di MessinAmbiente, sono stati pagati gli stipendi di ottobre. E’ andata quindi a buon fine la trattativa tra il Comune e la Fp Cgil. Per il sindacato, però, non basta: “E’ necessario – dichiarano la segretaria di Fp Cgil, Clara Crocè, e il segretario di settore, Carmelo Pino – portare avanti il percorso di riorganizzazione dell’intero settore del servizio dell’igiene ambientale, rendendo MessinAmbiente una società pubblica, così come affermato anche dall’assessore al ramo, Daniele Ialacqua. Nel frattempo, però, va definito anche il percorso relativo alla costituzione della SSR”.

In questi giorni, il lavoro andrà intensificato per eliminare le cataste di rifiuti presenti in città. Penalizzate soprattutto le periferie, come dimostrano le foto inviateci dal consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo, che scrive: “Sulla strada statale 113 dir., sulla via Fazzino e

all’imbocco della tangenziale a Ponte Gallo, tantissimi rifiuti accanto ai cassonetti. Ad Orto Liuzzo, nei pressi del rudere in piazzetta, si trova spazzatura di ogni tipo e qualche incivile ha pensato bene di completare il quadro appiccando il fuoco e bruciando i cassonetti. I pochi rimasti sono rotti, aperti e logorati”.

A proposito di raccolta differenziata, invece, l’intervento del consigliere comunale Giuseppe Santalco, che ha già presentato un atto di indirizzo in Consiglio. “L’obiettivo è quello di consentire ai cittadini – scrive – di poter fare la raccolta differenziata non solo tramite le isole ecologiche ma avvalendosi anche dei centri di raccolta differenziata gestiti da privati e regolarmente autorizzati”. Santalco ha scritto all’assessore Ialacqua per chiedere la convocazione di “un tavolo tecnico con le aziende per stipulare una convenzione che consenta a tutti i cittadini di poter conferire la raccolta differenziata presso i privati usufruendo delle riduzioni previste dal regolamento della Tares”.