Accessi viari nei torrenti. Il Genio Civile diffida l’amministrazione comunale

L’ordinanza sindacale numero 218 dello scorso 19 ottobre ha trasferito l'attività di rimozione di piste arginali e chiusura varchi nei muri d'argine di propria ed esclusiva competenza realizzati dalla stessa Amministrazione comunale nei torrenti che attraversano Messina, pur nell’ammissione di essere responsabile di tali gravi criticità ambientali.

Il Genio Civile ha riscontrato inoltre diverse note a firma dei dirigenti comunali dei settori di competenza in cui viene, peraltro di fatto, autodenunciata la realizzazione abusiva di strade, impianti e servizi negli alvei cittadini. “Tali provvedimenti – afferma l’ing. capo del Genio Civile, Leonardo Santoro – esprimono una stridente incongruenza tra l'operato amministrativo e quello politico gestionale”.

Per questo, il Genio Civile, con nota numero 96508 dello scorso 12 novembre, ha diffidato il Comune per la rimozione di opere viarie e di urbanizzazione negli alvei torrentizi occupando così abusivamente areali di demanio fluviale e mettendo così a repentaglio l'incolumità pubblica e privata inducendo la popolazione ad utilizzare tali improprie viabilità in alveo.

Il Genio Civile ha anche intimato all’amministrazione di precludere il rilascio di qualsiasi nuova autorizzazione o concessione edilizia per opere che prevedano quale unico ed improprio accesso l'alveo dei torrenti cittadini. Il provvedimento emanato reitera numerose ordinanze e conseguenti diffide emesse negli anni dall'Ufficio del Genio Civile e finalizzate alla rimozione di tali criticità territoriali costituite dall'intersezione impropria tra strade comunali o provinciali con alvei torrentizi.

Anche un recente studio della Protezione Civile regionale obbliga le amministrazioni comunali proprietarie della relativa viabilità ad intervenire con percorsi alternativi o misure non strutturali di pianificazione e mitigazione dei rischi.