San Jachiddu "invasa" dalle sterpaglie. Nuovo appello dalla V circoscrizione

San Jachiddu “invasa” dalle sterpaglie. Nuovo appello dalla V circoscrizione

Martina Galletta

San Jachiddu “invasa” dalle sterpaglie. Nuovo appello dalla V circoscrizione

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lunedì 02 Gennaio 2017 - 08:38

Mezzi costretti a invadere la corsia opposta e lo scorso 26 dicembre si è verificato un incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze. Il presidente del quartiere, Santino Morabito, invita l'amministrazione comunale a mettere in sicurezza la strada

Da anni la Quinta circoscrizione combatte una battaglia per restituire decoro e sicurezza alla contrada San Jachiddu, con costanti interventi di scerbatura. La vegetazione ai margini della strada è cresciuta indisturbata negli anni ed oggi enormi arbusti occupano per un tratto di 800 metri la carreggiata rendendo percorribile, di fatto, un'unica corsia centrale.

Il presidente della Quinta circoscrizione, Santino Morabito, accusa gli uffici competenti di immobilismo in una nota all’Amministrazione comunale e sollecita, per l’ennesima volta, un intervento non più prorogabile. “Abbiamo ormai rinunciato a pretendere la città pulita, le aiuole curate, gli alberi potati. Ma sulla sicurezza dei nostri concittadini non possiamo né dobbiamo fare sconti. Il giorno di Santo Stefano, lungo la Salita San Jachiddu si è sfiorata la tragedia. E non è la prima volta. I veicoli che percorrono la via in ambedue le direzioni, infatti, obbligati a marciare al centro della sede stradale e a visibilità ridotta sono ad alto rischio di scontro frontale. Proprio pochi giorni fa, in seguito ad uno scontro con una vettura, un centauro è stato sbalzato dal sellino, fortunatamente senza riportare lesioni".

La V Circoscrizione chiede che l'Amministrazione Comunale, con risorse proprie o per tramite il soggetto gestore dei servizi di pulizia urbana, ripulisca la contrada e liberi la strada dalla vegetazione, oppure che il Dipartimento Mobilità Urbana istituisca il senso unico alternato con la collocazione di una fase semaforica e di idonea segnaletica. “Delle due, l'una. Mantenere questo stato di cose è un'implicita assunzione di responsabilità, giuridica e morale, nei confronti di ciò che ogni giorno potrebbe accadere” – conclude Morabito.

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