Due gabbie nelle zone di San Licandro e San Jachiddu per catturare i cinghiali

E’ stato dato oggi il via alle operazioni per risolvere il problema dei cinghiali nelle zone di San Licandro e San Jachiddu. Per superare quella che nel tempo è diventata una vera e propria emergenza, sono state posizionate due gabbie per consentire la cattura e il trasferimento dei cinghiali nelle aree di Contrada Calderara sui monti Peloritani.

Qui gli animali saranno sottoposti a controllo sanitario per poi stabilire il loro futuro. Gli interventi sono stati coordinati dalla Polizia metropolitana coadiuvata dalla Polizia municipale per la gestione della sicurezza delle aree interessate, mentre i dipendenti del Corpo Forestale hanno collaborato al posizionamento delle gabbie.

“Nonostante siano passati circa quattro mesi dall’emissione dell’ordinanza urgente del sindaco De Luca – ha sottolineato l’assessore con delega alla Dimora degli Animali Massimiliano Minutoli – si sono dovute affrontare tutte le questioni legate all’aspetto normativo delle leggi, quella nazionale n. 157 del 1992 e la regionale n. 33 del 1997, relative al problema del personale da impiegare e ai censimenti che dovevano essere avallati dall’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Abbiamo prodotto gli atti propedeutici affinché tutto venisse svolto nell’assoluta regolarità e nel rispetto delle leggi, partecipando ai tavoli tecnici anche a Palermo, al fine di affrontare sinergicamente la questione non essendo contemplata dall’aspetto normativo in quanto la presenza di cinghiali in ambito urbano era da gestire soltanto con l’ordinanza contigibile urgente come suggerito dall’ISPRA e così si è fatto”.