Nettuno Multiservizi, salvi tutti i posti di lavoro. Ma ridotte le ore settimanali

Dal 2011 ad oggi si è passati da 22 a 10 treni a lunga percorrenza con una conseguente riduzione delle navi ferroviarie e netta flessione dei transiti e, dunque, degli introiti del bar che si sono ridotti del 70%. Da qualche anno Fs ha deciso anche di trasportare solo treni e non più automobili e passeggeri. E non è più possibile ricorrere ancora allo strumento della cassa integrazione in deroga.

Sono tutte le motivazioni che hanno determinato il rischio di licenziamento dei lavoratori impiegati nel bar delle navi traghetto. Un rischio che adesso è stato scongiurato grazie alla scelta dei dipendenti di ridurre drasticamente le ore settimanali. “Era l’unico modo per salvaguardare il posto di lavoro di tutti e ringraziamo i lavoratori che lo hanno compreso ed hanno dimostrato di credere nell’azienda” – afferma Alessandro De Stefano, amministratore delegato della Nettuno Multiservice, la società che svolge servizi di ristorazione e pulizia su tutto il territorio siciliano e calabrese e che da anni gestisce la ristorazione all'interno delle navi.

L’annuncio è arrivato proprio da De Stefano: “Nei giorni scorsi, nel corso di un incontro al quale hanno preso parte lavoratori e sindacati presso l'Ufficio Provinciale del Lavoro, si è chiuso l'accordo grazie al quale è stato scongiurato il rischio licenziamento dei dipendenti impiegati nelle navi traghetto di Rfi. Siamo soddisfatti: grazie alla comprensione e alla maturità dimostrata dalle maestranze e al prezioso lavoro svolto dal segretario provinciale della Filcams Cgil, Carmelo Garufi, nessun lavoratore verrà lasciato a casa".

Ad aggravare la situazione – secondo De Stefano – era stata “l'ordinanza sindacale che ha vietato l'imbarco e lo sbarco di automezzi pesanti presso il porto storico comportando la perdita di lavoratori stagionali sulle navi bidirezionali che fino alla scorsa estate attraccavano a Messina perché il porto di Tremestieri era insabbiato”.

E le critiche verso le istituzioni messinesi non mancano neppure su altri aspetti: “Denunciamo, ancora una volta, la mancanza di visione prospettica da parte di chi si trova in ruoli chiave in questa città. Moltissime cose si potrebbero fare per rilanciare l'occupazione, moltissimi servizi si potrebbero offrire, tra cui gli stagionali per il periodo estivo, se solo vi fosse da parte delle istituzioni locali una capacità di sfruttare le opportunità che ci sono già oggi, basterebbe solo saperle vedere e creare le condizioni per poterle trasformare in ricchezza per la città, con effetti positivi di non poco conto in termini di posti di lavoro. Fino a quando – conclude De Stefano – l'approccio miope e legato all'emergenza non cambierà, chi fa impresa e si impegna ogni giorno per creare sviluppo e occupazione sarà costretto a lottare come Don Chisciotte contro i mulini a vento".