Taormina. I riflettori della Protezione civile nazionale sui fronti franosi della città

Le numerose frane divenute un in cubo per Taormina e i suoi residenti, sono state oggetto di un sopralluogo della Protezione cvile. Una verifica articolata che ha riguardato diverse zone della città: dalla funivia di Mazzarò a via Kitson; da contrada Don Lappio a via Madonna delle Grazie, la storica strada pedonale che conduce alla stazione, divenuta un pericolo per chi si avventura a percorrerla. Al sopralluogo erano presenti il responsabile regionale per il comprensorio jonico della Protezione civile, l’ingegnere Antonio Sciglio insieme ad esponenti dello stesso ente giunti da Roma, l’assessore ai Lavori pubblici, Gaetano Carella e il presidente del Consiglio, Antonio D’Aveni.

Gli inviati della Protezione civile nazionale hanno potuto constatare la fragilità di un territorio il cui dissesto idrogeologico mette a rischio diverse zone della città. Ai luoghi già noti, o meglio di cui si è ampiamente parlato negli ultimi giorni, si è aggiungo l’ossario del cimitero. Anche questo oggetto delle verifiche per la situazione di precarietà in cui versa. Il sopralluogo non ha fatto altro che confermare la delicata situazione e la necessità di reperire i fondi necessari per intervenire sui vari fronti.

Carmelo Caspanello