Crisi economica e bilanci in rosso, piovono reazioni politiche e sindacali. Tutti chiedono un confronto

Se anche qualcuno avesse nutrito una piccola percentuale di speranza sul fatto che il Comune, economicamente parlando, non fosse giunto ad un punto di quasi non ritorno, sarebbe costretto a ricredersi di fronte alla “disaramente” richiesta di sos che il sindaco Buzzanca ha lanciato ieri al premier Monti. Una richiesta ben precisa attraverso la quale il primo cittadino spera di ottenere quei trasferimenti erariali che consentano almeno di far fronte al pagamento degli stipendi degli impiegati. Dure e prevedibili le reazioni delle organizzazioni sindacali, con in testa Cisl e Cgil.

Nel primo caso, il segretario Calogero Emanuele definisce tutto sommato prevedibili e già annunciate le condizioni in cui versano i conti di palazzo Zanca, a farlo capire i ritardi, già maturati, nella corresponsione degli stipendi. “Come già detto a dicembre – afferma il rappresentante della Cisl – è giusto far chiarezza procedendo, prima di ogni cosa, al taglio delle spese della politica, delle indennità e quindi alla revoca degli incarichi a esperti, consulenti e delle parcelle ai legali, evitando ogni abuso e sperpero di denaro. I proclami e gli spot televisivi del sindaco e di qualche assessore, non servono. Serve, invece, fare chiarezza senza inutili fughe in avanti per scaricarsi dalle responsabilità. La Cisl Fp chiede un confronto e un dibattito aperto per analizzare lo stato economico e finanziario del Comune e quindi concertare le strategie da attuare per evitare il dissesto che sarebbe un disastro per la città. Ma sui dipendenti, sia chiaro, non si faranno sconti, altrimenti saremo pronti alla mobilitazione generale”.

Non meno dura la posizione della Fp Cgil. La segretaria Clara Crocè, infatti, definisce il sindaco Buzzanca “allergico al confronto ma capace di scaricare su altri le responsabilità su altri soggetti la sua incapacità politica nella gestione della cosa pubblica Se il primo cittadino mendica 40 milioni di euro, è il segno che le casse comunali sono vuote e che nessuna azione politica è stata messa in atto, in questi anni dalla giunta per incrementare le risorse. Come pensa di tirare avanti la carretta questa amministrazione?”. La Fp Cgil, così come la Cisl, si dice non disposta a tollerare alcun ritardo nel pagamento degli stipendi ai pubblici dipendenti e chiede anzi di dare corso al pagamento del salario accessorio 2011. Se dovesse corrispondere al vero, la notizia dello sforamento del patto di stabilità per l’anno appena concluso – continua la Crocè – sindaco dovrà assumersi fino in fondo la responsabilità della mancata stabilizzazione dei precari che ormai da 25 anni prestano servizio presso il Comune di Messina. La Fp Cgil è pronta a reagire in assenza di confronto mobiliteremo tutti i lavoratori”.

Altrettanto in allerta, pur se motivi diversi, rispetto alla situazione economica finanziaria del Comune, i consiglieri comunali. Dopo il caso dello “strappo” (vedi correlato) consumatosi in commissione bilancio, dove il consigliere dell’Mpa Sebastiano Tamà, a causa del rifiuto del Pd, ha letteralmente stracciato il foglio che tutti i consiglieri erano stati invitati a sottoscrivere per chiedere la convocazione di un consiglio straordinario sulla questione economico finanziaria di palazzo Zanca, è proprio il Pd a farsi avanti. Come preannunciato dal capogruppo Felice Calabrò, infatti, il gruppo di opposizione ha redatto un documento “di partito”, di ugual tenore, in cui si chiede, appunto, alla luce della scadenza imposta dalla Corte dei Conti e per via del rischio sforamento patto di stabilità, di convocare una seduta straordinaria del civico consesso in cui analizzare le varie problematiche. Il Partito democratico ritiene però altrettanto indifferibile “un confronto tra tutte le parti interessate, ovvero tra i componenti l’organo elettivo, l’amministrazione attiva e la dirigenza, questi ultimi (Giunta e Dirigenza) veri ed unici soggetti nella reale e concreta condizione di proporre e sottoporre al vaglio dell’assemblea i necessari correttivi”. Insomma, un bel consiglio allargato che permetta a tutti di fare chiarezza. Possibilmente entro fine febbraio. (ELENA DE PASQUALE)