Minutoli: “Salviamo i Cag”. Periferie e quartieri da tenere nella giusta considerazione

La terza circoscrizione non vuole cedere di fronte alla notizia della chiusura dei Centri di Aggregazione Giovanile. Il consigliere Massimiliano Minutoli, presidente della seconda commissione con delega ai servizi sociali, ha portato già in commissione una proposta di delibera per il Consiglio, sostenuta anche dai compagni di partito del gruppo Udc, volta ad ottenere una decisiva azione da parte dell’amministrazione per salvaguardare i Cag che “si sono rilevati preziosissimi per il servizio fornito nel rispondere all’assenza di interventi a favore dei minori riuscendo, nel corso degli anni, ad essere sempre più radicati nei territori divenendo un vero e proprio presidio di legalità”.

“Gli operatori dei Centri sono sempre stati un riferimento anche per i consiglieri circoscrizionali per affrontare tante piccole problematiche spesso risolte, ed è per questo che la stessa Circoscrizione sosterrà tutte le iniziative avviate a sostegno dei Cag, compresa la raccolta firme in corso – ha dichiarato Minutoli -. Sarebbe davvero una delusione, dice ancora il consigiere Massimo Minutoli, vedere svanire tutto, basti pensare che le attività svolte all’interno dei CAG mirano prevalentemente alla promozione della legalità attraverso interventi educativi, sostegno allo studio, sostegno alla genitorialità, laboratori ludici, sportivi, artistici, ricreativi, di lettura e di scrittura, in un contesto di totale emarginazione e ghettizzazione e, non bisogna sottovalutare che da quando sono stati insediati sul territorio, i Centri di Aggregazione Giovanile hanno servito complessivamente un bacino d’utenza di circa 10.000 minori”.

I consiglieri Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto pensano a un rilancio delle periferie. Una lunga lista fa di problemi irrisolti da sfondo alle richieste di intervento nel terzo quartiere: lavori di scerbatura e potatura quasi inesistenti, manutenzione-fantasma delle strade, problema torrenti, risanamento di alcune zone baraccate mai avviato.

“I villaggi meritano più attenzione, meritano più rispetto se solo si pensasse che proprio in periferia si concentra il più alto numero di residenti – affermano Gioveni e Caciotto -. L’auspicio, la speranza è che, scongiurato il pericolo “default”, già da subito il Commissario Croce metta sotto la lente di ingrandimento il problema della periferia e dei villaggi, quella periferia che forse più di tutti conosce e vive quotidianamente i sempre maggiori problemi della martoriata Messina”.

Intanto ieri pomeriggio si è riunito nella sede provinciale dell’Udc di Messina, un tavolo tecnico tra i consiglieri comunali e quelli circoscrizionali del partito, per discutere sulla proposta di rimodulazione dei quartieri, rispetto a quella che il commissario straordinario della città ha presentato alla presidenza del Consiglio comunale.

“Durante il dibattito – si legge in una nota congiunta – sono emerse delle discrepanze riguardanti i poteri delegati alle circoscrizioni, come prevede la legge regionale n.22 del 2008, che trasferisce ai quartieri le competenze gestionali riguardanti i servizi anagrafici; sociali; sportivi; l’edilizia scolastica; la cultura e il tempo libero”.

“Si rende indispensabile in base alle leggi vigenti – aggiungono i consiglieri Udc – una modifica al regolamento del decentramento; una composizione dei consigli circoscrizionali che rispecchi proporzionalmente il numero dei suoi rappresentanti in relazione al territorio e, inoltre, è necessario applicare quelle norme che consentiranno alle circoscrizioni di essere autonome e così in grado dare risposte ai servizi decentrati”.

Nei prossimi giorni i consiglieri di Palazzo Zanca e di quartiere dell’Udc torneranno a riunirsi per formulare al Consiglio comunale le concrete modifiche alla proposta di delibera.