Parcheggiare sui marciapiedi del centro storico? Per qualcuno è possibile

Una cattiva abitudine che non sembra controllabile. Nonostante la feconda attività dell'Eye-scout, il nuovo sistema di rilevazione in dotazione alla Polizia Municipale, il fenomeno della sosta selvaggia si ripresenta puntuale. Anzi, c'è chi riesce a distinguersi per la creatività del proprio parcheggio.

E' il caso di una Renault Clio, parcheggiata non sulla pista ciclabile – ultima moda della sosta “creativa” -, né in terza fila, ma direttamente sul marciapiede, e per di più in pieno centro storico, visto che siamo nei pressi del Duomo. Una sfida alle convenzioni dell'inciviltà contemporanea, un gesto che farebbe impallidire gran parte degli habitué della sosta selvaggia.

L'automobilista è stato multato ma per qualcuno non bastava. I fogli attaccati ai finestrini rendono bene l'esasperazione di chi, rispettoso della propria città, è costretto a convivere con coloro che della propria città rovinano la reputazione. “Scusate tanto, sono un… INCIVILE”, recita con amara ironia la frase. Magra consolazione, certo, ma anche un segnale lanciato a chi – sempre troppi per una tranquilla convivenza civile –, si ostina a comportarsi senza alcun riguardo nei confronti dei propri concittadini e della propria città.

Uno spettacolo indecoroso, che conferma l'importanza preponderante dell'educazione sulla coercizione. L'Eye-scout non è in grado di diffondere il senso della responsabilità e della civiltà; questo compito spetta alle istituzioni e alla società civile.

Giovanni Passalacqua