Oggi doveva essere il giorno della Tares, i cittadini non hanno ancora ricevuto i bollettini

Per migliaia di italiani oggi è l’ultimo giorno utile per pagare la prima rata della tanto temuta e discussa Tares, il nuovo tributo sui rifiuti. Doveva essere così anche per i messinesi, almeno sulla carta, ma ci sarà tempo fino al 31 dicembre.

Il regolamento approvato lo scorso 12 novembre dal Consiglio comunale fissava al 16 dicembre il pagamento della prima rata, i ritardi che si sono accumulati dopo hanno però costretto l’amministrazione comunale a correre ai ripari perché era ovvia l’impossibilità di provvedere in tempo a inviare ai cittadini i bollettini. Il piano tariffario ha, infatti, trovato il via libera dell’aula solo lo scorso 30 novembre, negli uffici del Dipartimento Tributi sono giorni di super lavoro per fare i conteggi, predisporre gli avvisi di pagamento e riuscire a recapitarli in tempo. In città dunque praticamente nessuno ha ancora ricevuto il bollettino, ma il “regalo” di Natale di cui tutti avrebbero fatto volentieri a meno inizierà ad essere distribuito già nei prossimi giorni. Naturalmente non ci sarà alcuna sanzione, mora o sovrattassa, i messinesi possono però iniziare a fare i conti per non farsi trovare impreparati.

Visti i tempi strettissimi e le tante polemiche che hanno caratterizzato l’introduzione della Tares, sono ancora tanti i dubbi dei cittadini su questa tassa che si è rivelata essere una mazzata a causa dell’elevato costo del servizio comunale di gestione dei rifiuti. La Tares dovrà infatti coprire il costo totale del servizio, costo che è stato stimato in circa 44 milioni di euro e che ricade sulle spalle di tutti i cittadini, o quantomeno su quelli censiti. A monte c’è infatti un problema che l’amministrazione dovrà provare a risolvere in chiave futura e si tratta del fatto che allo stato attuale su 104mila utenze ne risultano 27mila non censite. Al di là dei costi restano ancora anche i dubbi sui criteri di premialità per chi produce meno rifiuti, criterio su cui si basa la Tares, e di avvio dei sistemi di raccolta differenziata che dovranno mettere tutti nelle condizioni di poter diventare virtuosi.

Per provare a fornire le informazioni che servono, soprattutto su dettagli e modalità di pagamento, il vice sindaco Guido Signorino aveva annunciato la costituzione di una rete informativa distribuita sul territorio per andare incontro alle esigenze dei cittadini. Chi avrà bisogno di aiuto può rivolgersi alle sedi delle sei circoscrizioni cittadine o agli uffici del Dipartimento Tributi. Inoltre da lunedì prossimo, per agevolare tutti i cittadini che non ricevendo l’avviso bonario si troveranno a dover richiedere un duplicato dell'invito di pagamento non ricevuto o smarrito, il Comune ha deciso di mettere a disposizione gli indirizzi di posta elettronica tributi@pec.comune.messina.it. o tares@comune.messina.it ai quali può essere inviata la richiesta che deve contenere cognome, nome e codice fiscale dell'intestatario della posizione tributaria. Chi non ha dimestichezza con la tecnologia potrà invece chiedere la stessa documentazione agli sportelli del Dipartimento Tributi di viale San Martino o in ciascuna sede di Circoscrizione.

Occhio dunque alla cassetta della posta. Entro il 31 dicembre tutti dovranno, anche se probabilmente sarebbe meglio usare il condizionale, pagare la Tares.

Francesca Stornante