Lente d’ingrandimento puntata sui bilanci comunali: la Procura si affida a Vito Tatò

Sarà il funzionario ministeriale Vito Tatò a spulciare i Bilanci del Comune relativi agli anni 2009,2010 e 2011. La Procura, che- come si ricorderà – ha aperto recentemente un fascicolo ed ha acquisito tutta la documentazione necessaria , vuole passare ai raggi X la gestione economico –finanziaria di Palazzo Zanca degli ultimi anni e si è affidata al dirigente dei Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Si tratta dello stesso esperto che ha prestato la sua consulenza nel Comune di Reggio Calabria, poi sciolto per mafia, e in altri comuni a rischio default.

Al consulente spetterà il delicato compito di scandagliare tutte le voci in entrata e in uscita dei singoli capitoli dei documenti finanziari del Comune, verificandone la veridicità ed accertando eventuali reati e responsabilità penali. Nello specifico, a Tatò è stato attribuito l’incarico di accertare eventuali responsabilità, irregolarità negli atti e omissioni da parte dei vari responsabili degli Uffici amministrativi e finanziari e in particolare da parte della Ragioneria generale e dell’Ufficio dei revisori dei conti. Deve, inoltre, accertare i pagamenti e gli incassi, verificando data e priorità . La Procura vuole capire con quale logica e soprattutto con quali coperture finanziarie si sono decise le uscite di Palazzo Zanca. Il funzionario ministeriale avrà 90 giorni di tempo per studiare le carte e redigere una dettagliata relazione, che sarà depositata agli atti utili all’inchiesta della Procura.

Palazzo Zanca, dunque, resta sotto osservazione. Duplice. Da una parte, infatti, ci sono il Ministero dell’Interno e la Corte dei Conti, che stano esaminando il piano di riequilibrio pluriennale redatto dall’ente e dovranno dire se il Comune di Messina ha i presupposti richiesti dalla legge per accedere al Fondo di rotazione , istituito dall’ex decreto 174, ed evitare il dissesto finanziario. Dall’altra parte c’è la Procura della Repubblica, che indaga sul recente passato e getta ombre pesanti sull’attività amministrativa dell’ultimo quinquennio. In mezzo c’è la campagna elettorale, caratterizzata dalla spasmodica ricerca del candidato “giusto” da parte dei partiti , i quali sembrano ignorare che al Comune di Messina l’unica vera priorità del momento è l’emergenza finanziaria e non la poltrona da occupare. (Danila La Torre -Francesca Stornante)