Al via a Torre Faro i lavori per abbellire e rendere più funzionale l’area demaniale marittima

Torre Faro si rifà il look. Hanno preso il via stamani in via Fortino gli interventi per la chiusura dei varchi finalizzati ad eliminare il parcheggio delle auto sull’area demaniale marittima adiacente. L’impresa Nova Cean Edil srl di Angela Marino che effettuerà i lavori, per un importo di undicimila euro secondo la progettazione disposta dall’assessore alle politiche del mare, Pippo Isgrò, provvederà alla realizzazione dei dissuasori di sosta nell’area sottostante il “Pilone”, e definirà anche le opere di arredo urbano.
In particolare verrà installato un gazebo in legno e sistemato il contesto limitrofo al cosiddetto “lanternino”, ove sarà sistemato uno dei tre cannoni, comunemente conosciuti come i “cannoni di Garibaldi”, liberati dalla sabbia nei mesi scorsi, recuperando l’antica postazione ormai quasi del tutto scomparsa, che fu operativa quale segnalamento marittimo nello Stretto prima del 1935, anno in cui fu riattivata la lanterna di Capo Peloro, in disuso dopo il sisma del 1908. I lavori saranno eseguiti sotto il controllo della Guardia Costiera e dell’assessorato regionale territorio ed ambiente, con l’ing. Francesco Bonasera della sezione di Messina.
L’intendimento dell’assessore, Isgrò, è di ricostruire un momento espositivo per ricordare le vicende del particolare sito sullo Stretto di Messina. Il segnalamento marittimo infatti doveva costituire, per i naviganti dello Stretto di Messina, un punto di riferimento per condurre in sicurezza la navigazione, in vista di una zona particolarmente insidiosa della costa per le forti correnti marine presenti. La torre del faro di Capo Peloro è sempre stata infatti, anche per tali motivi, una dei più importanti del Mediterraneo ed è fatta risalire al XII secolo, anche se l’estrema punta della Sicilia potrebbe essere stata sede di segnalamento marittimo in epoche più remote.