Altro ricorso contro l’amministrazione Accorinti: Ferlisi affida l’incarico al proprio legale

Ancora un ricorso contro l’amministrazione Accorinti. Anche in questo caso c’entrano in un certo senso i tir, ma non l’ordinanza firmata dal sindaco Renato Accorinti quanto piuttosto la sua decisione di affidare alle Compagnie di navigazione il potere di concedere le deroghe per l’utilizzo del Porto storico e della Rada S.Francesco, “usurpandolo” al Comando dei vigili urbani. Decisione che, come noto, scatenò la sfuriata di Calogerò Ferlisi, il quale – sentendosi scavalcato ed in qualche modo umiliato – rassegnò d’impulso le sue dimissioni , salvo poi ritirarle qualche giorno dopo (vedi correlati). Ed è proprio Ferlisi che ha deciso di portare l’amministrazione comunale nelle aule del Tribunale amministrativo «per tutelare i propri interessi lesi dalla Determinazione del Segretario Generale n.32 del 31.12.2013 e dal Decreto del Sindaco del Comune di Messina n. 21 del 31.12.2013». I provvedimenti in questione riguardano la riorganizzazione della macchina amministrativa operata dal segretario/direttore generale di Palazzo Zanca Antonio Le Donne, in virtù della quale Ferlisi è stato messo a capo del Dipartimento Avvocatura (come aveva espressamente chiesto nella lettera di dimissioni poi ritirata) ed investito solo “ad interim” dell’incarico di Comandante dei Vigili urbani , in attesa della individuazione del nuovo Dirigente.

I malumori di Ferlisi si erano manifestati già nei giorni immediatamente successivi alla pubblicazione della determina firmata da Le Donne e, carte alla mano, aveva subito tentato di dimostrare l’illegittimità di quegli atti, nella parte in cui veniva spogliato della titolarità del Comando di Polizia municipale (vedi correlato). Felisi ha, tuttavia, incontrato un muro e dinanzi all’intransigenza dimostrata sia dal burocrate di Palazzo Zanca che dal sindaco Accorinti ha deciso di adire le vie legali.

«La carica di Dirigente – Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Messina – si legge in un documento che Ferlisi firma insieme all’avvocato Silvano Martella – in mancanza di rilievi e/o sanzioni disciplinari non può essere rimossa dalla persona dell’avv. Calogero Ferlisi, quale vincitore di apposito e specifico concorso pubblico (Deliberazione di G.M. n.2333 del 6.12.1998 – GURS n.1 del 16.01.1999) e quale esercente le suddette mansioni, con copiose attestazioni di stima, da oltre 10 anni».

Ferlsi ed il suo legale sottolineano, quindi « la palese illegittimità dei superiori atti » e denunciano «ancor più, l’esistenza (appresa solo da notizia di stampa) di una procedura attivata per coprire, con altro soggetto, il posto coperto dal Comandante avv. Calogero Ferlisi».

L’attuale dirigente dell’Avvocatura di Palazzo Zanca non esclude la natura “complottista” del provvedimento varato dal segretario/direttore generale e confermato con decreto sindacale : «tali atti – conclude infatti il documento appaiono, peraltro, come una malcelata ritorsione nei confronti dello stesso a seguito dei fatti inerenti la gestione degli imbarcaderi e delle consequenziali posizioni assunte dal Comandante avv. Calogero Ferlisi in merito al dirottamento del traffico TIR sulla rada di San Francesco».

E’ proprio il caso di dire che, in queste ultime ore, l’amministrazione Accorinti sembra essere finita “sotto” un tir o meglio sotto i tir.(Danila La Torre)