Operazione Micra Mirage, chieste 2 pesanti condanne per la droga tra Milazzo e Messina

Si avvicina la sentenza, quasi 10 anni dopo i fatti, per due degli imputati coinvolti nel processo Micra Mirage, un'inchiesta anti droga di Carabinieri e Guardia di Finanza che permise, con gli arresti del 2009, di stroncare un vasto giro di spaccio operante tra la città di Messina e l'hinterland tirrenico, in particolare Spadafora, Villafranca e Milazzo.

Il PM Liliana Todaro, alla fine del processo, ha chiesto al Tribunale (presidente Samperi) di condannare a 11 anni Anna Coppolino, ritenuta una delle principali protagoniste di questo intenso traffico di stupefacenti, ed a 3 anni Sebastiano Ragusi.

I due sono difesi dagli avvocati Domenico Andrè e Antonella Maiorana, che avranno la parola all'udienza del prossimo 8 novembre. Poi i giudici della II sezione entreranno in camera di consiglio per la sentenza.

L'indagine concentrò l'attenzione su 17 persone, che scelsero strade processuali diverse. Soltanto la Coppolino e Ragusi optarono per il rito ordinario.

Per la Procura erano appartenenti ad un’organizzazione che tra il giugno 2006 e l'agosto 2007 si riforniva di droga in provincia di Catania per poi rivenderla nel messinese. Hashisc, anfetamine e marijuana le sostanze smerciate.

In un'occasione la Coppolino fu intercettata con un grosso quantitativo di marijuana. Gli investigatori hanno contestato agli indagati 120 episodi di spaccio. A capo del giro, secondo gli investigatori, c'erano Antonino D'Orto e Samuele Salvatore Strano.

Alessandra Serio