Chiusa la sede postale di San Martino. La minoranza accusa l’amministrazione

L’ufficio postale di San Martino, frazione del comune di Spadafora, è stato chiuso. Conseguenza della spending review che ha colpito oltre mille sedi in tutta Italia e inflitto un duro colpo alla provincia di Messina. San Martino è un borgo collinare, facile immaginare le conseguenze per gli abitanti che da ora in poi dovranno fare a meno di un servizio che fino a questo momento era stato per loro a portata di mano. Si poteva evitare? Secondo il capogruppo di minoranza, Domenico Romano, la risposta è sì e la responsabilità è del sindaco Domenico Pappalardo: “Abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione di come il paese di Spadafora e le sue frazioni sono lasciate da 3 anni e mezzo nel più completo abbandono da parte di un amministrazione completamente assente – dichiara senza mezzi termini”.

La conclusione arriva da un incontro che nella giornata di ieri Romano insieme al consigliere Barbera ha avuto a Palermo con il direttore generale di Poste Italiane, Antonino Foti. Scopo dell’incontro, a cui ha partecipato anche una rappresentanza di cittadini, era scongiurare la chiusura dell’ufficio di San Martino, evidenziando le difficoltà oggettive dei residenti. Dal direttore Foti è però arrivata fumata nera: “Le operazioni postali eseguite nel centro non permettono un pareggio di bilancio e dunque l’ufficio rimarrà chiuso – ha dichiarato Foti -. Alcuni uffici sono riusciti a salvarsi perché in altri comuni l’amministrazione ha affidato a Poste Italiane il servizio di tesoreria o la gestione integrata delle tariffazioni e/o notificazioni”.

Secondo il capogruppo Domenico Romano, le affermazioni del direttore generale sono la conferma della cattiva gestione dell’amministrazione Pappalardo: “Le manchevolezze ed il degrado imperante in quello che era uno dei gioielli della costa tirrenica sembrano non avere fine – conclude Romano – alimentati da un amministrazione totalmente distante dalla popolazione, che ha perso, oltre la maggioranza consiliare, quella credibilità dei cittadini che dovrebbe essere alla base del buon governo”. (Giusy Briguglio)