La dichiarazione dei dati catastali all’Enel, una vera «truffa legalizzata» nei confronti degli assegnatari degli alloggi Iacp

Dopo l’Amam è la volta dell’Enel. Libero Gioveni, consigliere della terza circoscrizione richiede l’intervento immediato delle associazioni dei consumatori, rispetto a quanto previsto dalla legge n° 311 del 30 Dicembre 2004 che impone all’utente l’invio dei dati relativi alla dichiarazione catastale dell’immobile, attraverso la compilazione d un modello che in questi giorni l’Enel S.p.a. sta inviando ai contribuenti. Tale provvedimento legislativo, secondo il consigliere, si tramuta in una sorta di tentativo di estorsione di denaro da parte dell’Istituto Autonomo Case Popolari.

Lo Iacp, a detta de consigliere, «Approfittando di questa richiesta fatta in massa da parte della società per l’energia elettrica, costringe i propri inquilini a pagare una tassa di 14,62 €, per il rilascio dei dati catastali riferiti all’immobile di cui sono assegnatari. Infatti, mentre gli utenti proprietari dei propri alloggi – continua Gioveni – possono tranquillamente estrapolare dall’atto di compravendita i dati catastali di riferimento, gli inquilini degli alloggi popolari devono, gioco forza, attraverso un’istanza scritta, rivolgersi all’IACP per conoscere gli estremi del Foglio, della Particella e del Subalterno dell’immobile da inserire nella dichiarazione richiesta dall’Enel. E a fronte, appunto, della conoscenza di questi dati, l’ente di via E. L. Pellegrino richiede un versamento su conto corrente postale».

A questo, secondo l’esponente del Pd, si aggiungono anche quei 2 euro di “tassa- che gli inquilini degli alloggi popolari sono costretti a pagare quando mensilmente ricevono il canone di locazione. Gioveni lancia dunque un grido di allarme alle associazioni dei consumatori affinché si ottenga l’abolizione di quei pagamenti aggiuntivi- che gli inquilini sono illegittimamente costretti a versare.