“Sconti- sulle bollette Amam per famiglie più indigenti

È una richiesta di “clemenza- quella che il consigliere della terza circoscrizione Libero Gioveni, rivolge al presidente dell’Amam Domenico Battglia nei confronti di quelle famiglie residenti negli alloggi popolari del comune e non riescono a racimolare denaro a sufficienze per poter “sanare- il loro conti con l’azienda acque di Messina.

«Molti di queste famiglie – afferma Gioveni – non hanno o non possono produrre un reddito effettivo e pagano dunque il canone minimo di locazione, ovvero 52 euro. Nonostante ciò, buona parte di questi soggetti non riesce neanche a garantire il pagamento di tale somma e, ancora meno – sostiene il consigliere – può garantire il pagamento delle bollette dell’acqua».

Da qui arriva dunque la richiesta di “sconto- da parte del consigliere il quale però sottolinea che, se a rendere tali somme non saranno gli inquilini, dovrà essere, come logica conseguenza, il Comune proprietario degli alloggi ma che, a propria volta avrebbe non poche difficoltà a reperire le cifre necessari ai pagamenti. Dunque che fare? Gioveni che sembra non aver lasciato nulla al caso, nell’interrogazione rivolta a Buzzanca e Battaglia, prospetta due possibili soluzioni.

La prima prevede l’istituzione di un Bando che consenta di individuare situazioni economiche di particolare gravità tali da giustificare un’attenzione ed un aiuto speciale da parte della società o dello stesso Comune, al fine di poter concedere delle agevolazioni economiche o fiscali a tutte quelle famiglie che dimostrano di vivere in un elevato stato di indigenza.

Nel secondo caso, invece, sarebbe sufficiente che il Comune “attingesse-, per il pagamento della bollette, a quei 9 milioni di debiti pregressi che l’Amam, sulla base di una transazione stipulata col Comune il 10 Luglio 2007 ma, afferma Gioveni, dimenticata, avrebbe dovuto restituire a Palazzo Zanca.