Svincoli, ancora troppe incognite su risorse e tempi. Nuovi poteri speciali per Messina?

Se non è stato un buco nell’acqua, poco ci manca. Il vertice convocato a Palazzo Zanca sugli svincoli di Giostra lascia aperte ancora troppe incognite sui tempi di consegna dell’opera. Comune, Anas, Cas, Genio civile dicono di avere una linea condivisa, ma nessuno di questi soggetti è in grado di dire quando l’arteria di collegamento potrà finalmente essere fruita dagli automobilisti, che è l’unica cosa che interessa ai cittadini. Tutto il resto è noia, osserverebbe il cantautore Califano.

Ciò che emerso dal summit che si è tenuto palazzo Zanca, infatti, nulla aggiunge a quanto già comunicato da tutte le parti in causa un mese fa, esattamente il 28 agosto, in occasione dell’ultimo sopralluogo a Giostra, quando Giuseppe Buzzanca era ancora il sindaco della città e Andrea Vecchio l’assessore regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture. Restano dubbi in merito alle risorse finanziarie necessarie per mettere in sicurezza il viadotto Ritiro: si parla di 54 milioni di euro a disposizione della Regione, ma se ne parlava anche un mese fa ed ancora prima, ma ancora oggi non si è visto un euro e soprattutto non si sa chi dovrà gestire queste somme . Restano, inoltre, dubbi in merito alla data di inaugurazione degli svincoli, intesa non come cerimonia ma come apertura degli svincoli alla pubblica fruizione.

A tal proposito, la sensazione è che tutti evitino di sbilanciarsi sulla tempistica perché sanno che il momento fatidico – che per Messina sarà un momento storico, vista l’attesa ventennale – non è affatto vicino. L’affidamento dei lavori per la messa in sicurezza – che avverrà in due diverse fasi (vedi correlato) – dovrà infatti seguire le procedure previste dalla legge, che – considerate le cospicue risorse pubbliche da impiegare (circa 2 milioni di euro per gli interventi di miglioramento sismico e 28 milioni di euro per gli interventi di adeguamento sismico), saranno tutt’altro che snelle. I tempi , dunque, rischiano dilatarsi e diventare “infiniti".

Discorso diverso sarebbe se Messina potesse contare ancora sui poteri speciali, in scadenza il prossimo 30 settembre e di fatto “vacanti” dopo le dimissioni di Buzzanca. Quei poteri non potranno più essere prorogati, ma c’è chi sta facendo “pressioni” sul sottosegretario alla presidenza del consiglio, Antonio Catricalà, affinché venga emanata una nuova OPCM per l’emergenza traffico al fine di attribuire, ex novo, poteri speciali al commissario straordinario del Comune, Luigi Croce. Ad intestarsi la battaglia è il deputato, nonché leader messinese, del Partito democratico, Francantonio Genovese.

Se a Messina “sbarcassero” nuovi poteri speciali, significherebbe poter avere tempi certi e celeri non solo per gli svincoli ma anche per la realizzazione dell’approdo di Tremestieri, come ha sottolineato anche l’ing. Francesco Di Sarcina, subito dopo la sua elezione a segretario generale dell’Autorità portuale (vedi articolo a parte)

Il Governo investirà Croce dei poteri speciali? Vedremo, la richiesta è stata avanzata. (Danila La Torre)