“Gli ultimi saranno i primi”: AUGURI DALLA REDAZIONE DI TEMPOSTRETTO

Il 2015 sta per spalancare le sue porte, lasciando per sempre alle nostre spalle il 2014.

Quello che sta per concludersi è stato un anno davvero difficile per Messina, alle prese con una congiuntura economica sfavorevole che oltrepassa i nostri confini ma che qui si è avvertita il doppio o forse il triplo che in altre città perché la crisi globale si è andata ad aggiungere, come un peso insostenibile, ad una crisi locale che dura da troppi anni.

Il rischio che corriamo ogni giorno è di impoverirci non solo economicamente ma anche umanamente e la corsa tra gli ostacoli che la vita ci mette davanti rischiamo di farla non insieme agli altri, per sentirci più forti, ma contro gli altri.

Il prossimo in difficoltà è diventato un nemico da sconfiggere, quando invece dovremmo tendergli la mano per aiutarlo e sostenerlo. Ecco perché quest’anno la redazione di Tempostretto ha deciso di rivolgere il proprio pensiero non a chi ogni giorno si divide tra passerelle e palcoscenici più o meno importanti, a chi vive sotto i riflettori e dimentica quanto buio ci possa essere nella solitudine ma agli ultimi; ai dimenticati; ai disperati di ogni età, sesso, religione che con dignità affrontano le difficoltà della vita.

L’augurio è che il 2015 possa portare una ventata di novità positive!

Auguri ai nostri fratelli migranti: di loro parliamo in numeri e quasi mai raccontiamo le loro storie, le loro vicissitudini personali, i loro sogni ed i loro progetti per il futuro. La cronaca sa essere spietata, cinica ma dietro ognuno di quelle migliaia di volti che in questo anno abbiamo visto sbarcare a Messina c’è una vita che non vi abbiamo raccontato e avrebbe invece meritato tutta la nostra attenzione. Più delle stucchevoli diatribe tra Comune e Prefettura.

Auguri ai clochards, ai senzatetto e a chi ogni giorno cerca il calore di una casa ed il calore umano, sempre più raro da trovare.

Auguri ai poveri che un tempo poveri non erano. Se ci guardiamo attorno, non sono così distanti da noi.

Auguri alle persone diversamente abili che ogni giorno si scontrano con le barriere architettoniche ma soprattutto con le barriere culturali.

Auguri ai disoccupati, che cercano, sperano e non si arrendono di fronte ad una società che ha tradito l’articolo 1 della nostra Costituzione: “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.

Auguri agli ex lavoratori che non smettono di lottare per vedere riconosciuto il loro diritto a guadagnarsi da vivere con onore e dignità.

Auguri ai precari, che vivono in perenne equilibrio con stipendi da fame e nessuna certezza per il futuro.

Auguri ai pensionati (e anche a chi una pensione non la vedrà mai). Loro sono le colonne portanti di un paese che rischia di sgretolarsi a causa di un’economia stagnante. Ci accompagnano per mano e ci sorreggono con i frutti dei loro sacrifici. Grazie per quello che fate.

Auguri ai malati: a voi che soffrite, lottate e senza saperlo ci impartite la lezione più importante: la vita è una cosa meravigliosa. Sempre.

Auguri ai bambini: a quelli fortunati ma in particolare a quelli sfortunati. Il vostro sorriso è il regalo più bello che il 2015 potrà regalarci

Auguri a chi è dovuto partire pur volendo restare: sono tanti i messinesi costretti ad emigrare per cercare una chance che qui non hanno trovato.

Auguri a tutti gli uomini e alle donne di buona volontà che continuano a camminare, senza fermarsi mai, anche di fronte alle salite più ripide .

AUGURI A TUTTI DALLA REDAZIONE E DALLA SOCIETA’ EDITRICE DI TEMPOSTRETTO

Danila La Torre