La IV “Notte della Cultura” va in archivio, con una certezza: voglia di riscoprire la propria città

Le luci che hanno illuminato i palazzi, le sale e i corridoi si spengono, la IV edizione della “Notte della Cultura” va in archivio. Ed arriva il momento dei bilanci ma soprattutto degli interrogativi che bisogna porsi di fronte ad una città che anche quest’anno ha mostrato di volersi riappropria di se stessa. Si dice, lo ha ribadito anche il sindaco Buzzanca durante l’inaugurazione della Galleria d’arte moderna e contemporanea, che “Messina è affamata di cultura”. Ebbene, a nostro avviso, alla luce di quanto visto nella nottata che ci siamo lasciati alla spalle, “Messina è affamata di Messina”. Perché le iniziative, le mostre, le esposizioni, di tutti i tipi, organizzate nelle sale e nei corridoi allestiti per l’occasione, e non certo tutte attinenti al “tema” della notte, dimostrano che i cittadini hanno innanzitutto bisogno di tornare a vivere la città riscoprendone la bellezza e assaporandone il “gusto”. Ma non è solo questione di numeri, che anche quest’anno non sono mancati, perché a stupire, lo ribadiamo, è stato il desiderio di tanti, grandi e piccoli, di riscoprire Messina, com’era e com’è.

Non tutti, una volta tornati a casa, pur se armati dell’opuscolo in cui sono stati elencati tutti gli eventi organizzati, ricorderanno quanto visto, ma sicuramente nei loro occhi e nella loro mente rimarrà l’immagine di una città viva. Anche stavolta non sono mancate le lamentale, e non ci riferiamo ai lavoratori di Messinambiente, eppure tutti sono stati presenti:, hanno voluto osservare “con mano” per poi eventualmente criticare, ma quel che conta è il piacere di aver passeggiato con tranquillità per strada. Traffico permettendo. E proprio il traffico ha rappresentato la principale difficoltà della serata, soprattutto nelle fasi iniziali. Intorno alle 19, infatti, decine di camion hanno attraversato il viale Boccetta, a causa della chiusura degli approdi di Tremestieri, bloccando le tante macchina che, contemporaneamente transitavano di fronte il Pala Antonello, rimaste “intrappolate” tra un tir e l’altro. Necessario dunque effettuare un immediato dietro fronte rispetto ai provvedimenti viari adottati per l’evento (tra cui la chiusura al transito della via Garibaldi) e consentire così di fare defluire il traffico. (in photogallery le immagini).

Ma il caos, fortunatamente smaltito nel giro in poco tempo, non ha fermato le migliaia di messinesi che, soprattutto in seconda serata, una volta terminati gli appuntamenti sportivi che hanno tenuto tanti “incollati” al televisore, si sono riversati in strada per ammirare, apprezzare, o eventualmente criticare la grande “Notte”. Ma tutto con spirito di condivisione. Perché è proprio questo, in fondo, che anche in questa IV edizione, al di là delle iniziative organizzate e soprattutto delle modalità della loro programmazione, a detta di qualcuno troppo caotica, ha fatto e farà la differenza nel caso in cui l’evento, così come auspicato dal primo cittadino, venga “istituzionalizzato”: la voglia di “ritrovare” la città. Troppe volte terra di nessuno, tante altre terra di pochi, ma in fondo sempre terra dei messinesi. (ELENA DE PASQUALE)

(FOTOGALLERY DINO STURIALE)