Messina Due rischia di restare al buio. La denuncia di Santi Interdonato

L’intera area di Messina Due rischia di restare al buio. A segnalarlo, in una nota inviata al Commissario Croce ed a tutte le istituzioni interessate è il consigliere di quartiere Santi Interdonato.

Un mese fa infatti l’energy manager del Comune Salvatore Saglimbeni, ha annunciato all’amministratore della “Comunione Messina Due”, che entro trenta giorni gli uffici avrebbero provveduto alla disdetta del contratto di fornitura elettrica relativa all’impianto di illuminazione del complesso residenziale ed ha anche invitato l’ amministratore a provvedere all’attivazione di una nuova fornitura elettrica intestata al condominio. A quanto pare, secondo quanto ha appurato il consigliere del Pd Santi Interdonato, il Comune da anni pagherebbe indebitamente il servizio dal momento che (ma lo si è scoperto solo di recente) non risulterebbe titolare dell’area corrispondente al complesso residenziale Messina Due, né delle strade di pubblico transito Via Salita Contino e Via Salita Montesanto.

“All’epoca della realizzazione del complesso residenziale- spiega Interdonato- il Comune e la Ditta, ciascuno per le proprie rispettive competenze, non sono mai riusciti a risolvere il problema della cessione degli opere di urbanizzazione creando un grave danno agli acquirenti degli appartamenti,che si sono ritrovati costretti a far fronte ad una notevole serie di disservizi e di spese non previste”.

Nel corso di questi anni il Comune ha, di fatto, utilizzato spazi e vie d’accesso ricadenti nel territorio della lottizzazione, al punto da stabilire nella via Contino il capolinea dell’autobus n. 39 e collocare i cassonetti per la raccolta rifiuti. Di recente ha anche installato i dissuasori di sosta nel tratto iniziale della strada.

“ Ne è seguita una situazione di stallo- prosegue Interdonato- perché la ditta, la Immobiliare Montesanto, se ne è lavata le mani e solo oggi il Comune ha “scoperto” di corrispondere da circa dodici anni gli importi per i consumi di energia elettrica e, reputandoli non dovuti, ha deciso di “staccare la luce”. Lasciare al buio una comunità di circa 2000 abitanti appare come un atto irragionevole in grado di innescare una problematica di ordine pubblico”.

Il consigliere del terzo quartiere ricorda poi come nei mesi scorsi si sia tenuto un incontro con i tecnici comunali per raggiungere un’intesa attraverso la presentazione, da parte della società di una perizia di variante che sia volta a rappresentare tecnicamente una sorta di “fotografia“ dello stato attuale dei luoghi. Successivamente ed in base alla perizia la ditta potrebbe quindi pagare gli oneri concessori e quindi si potrebbe procedere ad una nuova convenzione, che consentirebbe di sanare i problemi relativi alla titolarità delle aree.

La perizia è stata già presentata al Dipartimento Urbanistica ed è al vaglio dei tecnici.

“ L’ultimatum inviato dall’Energy Manager- spiega ancora Interdonato- risulta quindi in controtendenza e suscita l’ impressione che il Comune proceda a compartimenti stagni senza la necessaria opera di coordinamento. Da una parte il Dipartimento sta cercando di sanare il problema, dall’altro l’ufficio dell’energy manager rischia di causare l’ennesimo danno ai residenti di Messina due. Sembra quasi che a Palazzo Zanca la mano destra non sappia cosa fa la sinistra”.

Per porre fine a questa fase di confusione il consigliere Santi Interdonato ha quindi chiesto al Commissario Croce, di frenare l’azione amministrativa che porta all’interruzione del contratto di fornitura dell’energia elettrica e di seguire in prima persona il percorso amministrativo in corso presso il Dipartimento Urbanistica.

Rosaria Brancato