Aicon: giovedì colloquio con Crocetta, ci sarebbe un acquirente

Il 31 gennaio è scaduta la cassa integrazione, adesso anche loro si dovrebbero rassegnare alla mobilità e agli ammortizzatori sociali che li lasceranno con la garanzia di un reddito per qualche anno. Come gli ex lavoratori Triscele però non si arrendono. Pretendono un futuro in cui siano ancora lavoratori a tutti gli effetti e si stanno battendo affinché ciò accada. Sono i 324 dipendenti Aicon, la società che produceva imbarcazioni di lusso e che oggi è in fallimento. Da qualche giorno è nell’aria la notizia di un possibile nuovo acquirente che per loro significa speranza oltre il licenziamento. Non vogliono lasciare sfuggire quella che potrebbe essere l’unica possibilità di rilancio dell’attività e così hanno chiesto ancora una volta aiuto al Presidente della Regione Crocetta e alla Prefettura che in questi mesi ha seguito con attenzione tutte le drammatiche tappe che hanno portato al licenziamento.

Ieri sera circa 70 operai hanno atteso il Presidente Crocetta davanti il Teatro Vittorio Emanuele. Non hanno sprecato l’occasione di poter parlare con il Governatore durante la sua visita messinese. E alla fine sono riusciti a ottenere un breve colloquio con Crocetta che anche questa volta non è rimasto insensibile alla richiesta d’aiuto di chi non vede futuro. Giovedì 7 i lavoratori Aicon andranno a Palermo a discutere di nuovo con Crocetta anche alla luce delle ultime novità che riguardano l’Aicon.

“C’è un acquirente concretamente interessato a riprendere l’attività e ci sono 324 lavoratori freschi di licenziamento: giovedì a Crocetta, insieme ai lavoratori, chiederemo l’impegno diretto della Regione nella vicenda per agevolare ed assicurare il buon esito”, ha dichiarato Vincenzo Capomolla di Usb, Unione Sindacale di Base. “Chiederemo al Presidente un tavolo in cui la Regione, insieme alla Prefettura, monitori e si faccia carico delle già troppe situazioni di crisi di questa provincia e del futuro occupazionale dei lavoratori licenziati e del territorio. Ripetiamo, nessuno può essere lasciato da solo e la soluzione non può essere una lettera di licenziamento ed un assegno di mobilità” continua il sindacalista.

Proprio Capomolla fornisce alcuni dettagli della presenza di questi potenziali acquirenti. Nei giorni scorsi non sono passate inosservate alcune visite negli stabilimenti Aicon di Giammoro e Villafranca, dunque è urgente che Regione e Prefettura facciano la loro parte per agevolare un passaggio che possa agevolare la ripresa dell’azienda e il reintegro dei 324 lavoratori appena licenziati.

Dalla Regione il primo segnale è arrivato subito. Se ne discuterà giovedì 7 a Palermo. (Francesca Stornante)