La Waterpolo Despar Messina deve salutare il sogno scudetto

Per portare le campionesse d’Italia in carica alla “bella”, alla Waterpolo Despar Messina servivano cuore, testa, gambe e fortuna. Proprio l’ultima componente, oggi assente ingiustificata, ha tradito, sul più bello, la squadra di Maurizio Mirarchi. Mai un episodio favorevole durante l’arco del match, al contrario delle liguri, protagoniste di salvataggi miracolosi, con Gorlero “protetta”, a più riprese, da pali e traverse. La fotografia del match è, poi, condensata, nella rete dell’8-7 per le liguri. Un lob senza pretese, quello di Emmolo, probabilmente partito, ma non per Alessandro Severo, dopo il suono della sirena dei 30 secondi e finito, beffardamente, alle spalle di Sparano. C’è da aggiungere che la Waterpolo Despar Messina non è stata capace di chiudere il match a proprio favore, a cavallo tra il terzo e il quarto tempo, nel suo momento migliore e cioè dopo aver segnato tre gol consecutivi. Il vantaggio di due reti è stato, indubbiamente, mal gestito contro un avversario apparso stanco ma che con esperienza, cinismo e sorte ha sfruttato quello che c’era da sfruttare. Imperia, dopo la vittoria per 8-6 di sabato scorso, chiude la serie 2-0 e vola ancora in finale mentre le peloritane giocheranno, il prossimo 16 maggio, la gara secca che assegnerà il terzo posto.
CRONACA- Partita tattica e combattuta, giocata sotto un sole cocente davanti al Ct Fabio Conti e al sindaco di Messina, Renato Accorinti, per la prima volta alla piscina Cappuccini a sostenere la squadra peloritana. Le difese hanno la meglio sui rispettivi attacchi. A rompere il fronte è Pomeri in superiorità mentre tocca a Sevenich, sempre su azione con l’uomo in più, a riportare il match in equilibrio. Nel secondo parziale Garibotti tenta lo “strappo” su rigore, conquistato dall’olandese, ma la doppietta di Emmolo, il secondo gol dai cinque metri, riporta avanti Imperia, ripreso dalla solita Garibotti, oggi incontenibile. Chiude i conti Casanova, impiegata con contagocce dal tecnico Capanna e a mal partito, e in buona compagnia, nella fornace dei Cappuccini. L’equilibrio della partita sembra rotto dopo l’intervallo lungo. Imperia accusa la fatica e con un paio di giocatrici gravate da due falli. Garibotti pareggia e Sevenich segna il gol del nuovo vantaggio peloritano. L’inerzia della partita è adesso messinese. Tant’è che all’inizio del quarto parziale, la splendida Garibotti buca per la quarta volta Gorlero, salvata, per tutta la partita, da pali, traverse e salvataggi alquanto fortunosi. Imperia ringrazia la buona sorte e approfitta di un incomprensibile calo delle padrone di casa che, colpevolmente, si lasciano beffare da Ralat e Pomeri che pescano gli angoli giusti. Sul 6-6 è ancora la giocatrice di origini caraibiche a trovare un gol fortunoso con il pallone che, prima di finire in porta, rimbalza sulla testa di Sparano, altro segnale inequivocabile della giornata storta. Radicchi, prima dell’espulsione definitiva, ridà speranze alla Waterpolo Despar Messina. Il finale è pirotecnico. Imperia non sfrutta a dovere l’ultima azione della partita ma Emmolo trova il tempo, dal centro della piscina, in posizione defilata, di una preghiera. Richiesta esaudita. Il suo pallonetto maligno allo scadere, ma anche oltre, dei 30 secondi muore nell’angolo destro di un’esterrefatta Sparano. E’ il gol vittoria delle liguri. Inutili le proteste di panchina e pubblico verso Severo che convalida, convinto di aver udito la sirena dopo il tiro. I dubbi, rivedendo il replay, restano e macchiano la vittoria di Imperia. La Waterpolo Despar Messina fallisce l’ultima azione in superiorità, con il pallone che improvvisamente diventa pesantissimo, e dice, non addio, ma arrivederci al sogno scudetto. Perché la società del presidente Felice Genovese ci riproverà la prossima stagione, rinforzando ulteriormente la rosa.
COMMENTI- Il tecnico della Waterpolo Despar Messina fa i complimenti alle avversarie: “La partita non è stata fortunata, nel computo della doppia sfida l’Imperia ha, però, meritato. Il rammarico rimane perché potevamo andare alla “bella” ma, evidentemente, questa stagione doveva andare in archivio così, con una serie di occasioni non sfruttate. Il gap con le prime è limato ma non basta. Forse ci manca ancora qualcosa. Adesso abbiamo l’ultimo impegno che vogliamo e dobbiamo onorare”.
TABELLINO- WP DESPAR MESSINA- IMPERIA 7-8 (1-1; 2-3; 2-0; 2-4)

Wp Depar Messina: Sparano, Apilongo, Gitto, Starace, Morvillo, Radicchi 1, Garibotti 4 (1 rig.), Sevenich 2, Maiolino, Aiello R., Avola, Bosurgi, Laganà. All. Mirarchi.
Imperia: Gorlero, Ralat 2, Borriello, Cuzzupè, Stieber, Casanova 1, Pomeri 2, Motta, Emmolo 3 (1 rig.), Bencardino, Drocco, Amoretti, Solaini. All. Capanna.
Arbitri: Petronili e Severo.
Superiorità numeriche: Messina 1/6 +1 rigore, Imperia 2/4 + 1 rigore.
Note: In tribuna il CT del Setterosa Fabio Conti e il sindaco di Messina Renato Accorinti. Uscita per limite di falli Radicchi (M).