Bici elettriche per i vigili, Daniela Faranda chiede dove siano finite quelle comprate anni fa

Il caso delle bici elettriche per la Polizia Municipale sta creando non poco scompiglio tra i corridoi di Palazzo Zanca. Il Sindaco Accorinti nei giorni scorsi ha annunciato di voler spendere i soldi incassati dalla vendita di alcuni mezzi inutilizzati del parco macchine comunale, compresa l’auto blu dell’ex Sindaco Buzzanca, per l’acquisto di biciclette elettriche per il corpo dei vigili urbani, annuncio che ha immediatamente suscitato qualche reazione.

Il Silpol, sindacato di categoria, ha immediatamente messo nero su bianco una nota fortemente critica nei confronti dell’amministrazione, evidentemente non a conoscenza dello “stato di salute” del corpo di Polizia municipale e soprattutto del fatto che un esperimento simile era già stato fatto, registrando un misero fallimento.

Adesso a chiedere chiarimenti sulle intenzioni del Sindaco Accorinti è la consigliera del Nuovo Centrodestra Daniela Faranda che ha indirizzato un’interrogazione al primo cittadino. Anche la consigliera ricorda che la Giunta Leonardi aveva già acquistato biciclette elettriche e motocicli sempre allo scopo di dotare il Corpo municipale di Messina di mezzi utili a rendere più veloce il loro intervento. Ma sottolinea che poi quei mezzi sono stati "conservati" in un deposito del Comune e che da molti anni ormai non si hanno più notizie.

Daniela Faranda chiede dunque di accertare quanti mezzi sono stati acquistati e dove sono stati depositati e, se rinvenuti, di conoscerne lo stato. Inoltre, visto che il Comune di Messina ha impegnato somme per quell’acquisto, sl’esponente Ncd chiede di risalire al motivo di un evidente spreco, posto che la Polizia Municpale non utilizza nè le biciclette nè i motocicli.