Crocetta tira la volata a Calabrò: “Dissesto creato dal centrodestra”

“Quando Buzzanca si è dimesso, ha lasciato nelle casse del Comune di Messina centoventicinque euro. Questa è la gestione del centrodestra, una gestione che ha portato la città sull’orlo del dissesto finanziario e così è avvenuto anche in altre città della Sicilia”. È il punto focale dell’intervento del presidente della Regione, Rosario Crocetta, a piazza del Popolo, a chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco del centrosinistra, Felice Calabrò. “La sfida – ha proseguito Crocetta – è inevitabilmente tra Calabrò e il candidato del centrodestra. Non credo che i messinesi vogliano riconsegnare la città nelle mani di chi l’ha ridotta in questo modo. Tutte le volte che son venuto a Messina, ho incontrato gente disperata perché ha perso il lavoro, per una pessima gestione dei servizi sociali o del trasporto pubblico. È necessaria un’inversione di rotta”.

Crocetta ha parlato a braccio per un’ora, ma almeno per la prima mezz’ora si è concentrato esclusivamente sulla situazione regionale e sul cambiamento attuato dal suo insediamento ad oggi. “Dal 1946 ai giorni nostri – ha affermato – otto presidenti della Regione sono stati incriminati per mafia. Io invece sono costretto a viaggiare su una macchina blindata perché la mafia la combatto. Non è vero che alla Regione non ci sono soldi. Se in passato non ci sono stati, è perché si sono sprecati e non si è colta l’occasione dei finanziamenti europei. Noi stiamo lavorando in controtendenza rispetto a questo modo di agire. Abbiamo inserito le nostre città nella programmazione dei fondi europei, abbiamo finanziato i porti siciliani, aperto l’aeroporto di Comiso dove porteremo Ryanair con voli per Roma, Bruxelles e Londra, realizzato un progetto per l’occupazione dei giovani dai 18 ai 36 anni e per gli ultracinquantenni che hanno perso il lavoro”.

Il discorso si è poi spostato su Messina. “Il commissario Croce, a dicembre, ci ha chiesto un finanziamento di 40 milioni per salvare la città dal dissesto. Lo abbiamo concesso, nonostante l’opposizione del centrodestra. Finora siamo riusciti ad evitare il fallimento e continueremo ad operare per tentare di scongiurarlo”.

Crocetta è intervenuto anche in merito alle vicende del Teatro Vittorio Emanuele: “Sarà commissariato ma non adesso che siamo alla vigilia delle elezioni. Ci accuserebbero di fare campagna elettorale mentre il nostro obiettivo è solo quello di far rinascere il Teatro. A Messina non sono state stabilizzate le posizioni lavorative degli orchestrali. E chi lo fa un teatro, se non un’orchestra? È normale una cosa simile? Un’orchestra che è un vanto per la Sicilia non può operare in queste condizioni. Ed a proposito di sprechi, al Bellini di Catania, invece, venivano pagate le trasferte per esibirsi a Catania stessa. E che trasferta è? Situazioni assurde come questa ne abbiamo riscontrate tantissime, come ad esempio, ancora, quella della ditta Ventura di Furnari sulle nostre autostrade. Possibile che nessuno si sia mai accorto che non fosse in regola coi certificati antimafia? E perché poi spendere milioni di euro all’anno quando il servizio può essere svolto dai precari con una spesa di gran lunga inferiore?”

Un breve accenno anche alla questione del Ponte sullo Stretto, cavallo di battaglia del candidato di Nuova Alleanza, Gianfranco Scoglio: “Quando mi sono insediato alla Regione, mi dissero che c’erano investitori cinesi pronti a finanziarlo. Ho convocato l’ambasciatore che mi ha smentito categoricamente quest’ipotesi. Da anni, il centrodestra incentra lo sviluppo di Messina sul “Ponte sì ponte no”. Se sanno come finanziarlo lo facciano. Il progetto c’è, trovino i soldi. Noi, intanto, preferiamo concentrarci su un altro sviluppo per Messina, a prescindere dal Ponte”.

Lo sviluppo delle ferrovie, ad esempio. “Abbiamo stanziato 2 miliardi e mezzo – prosegue Crocetta – per rendere umani i tempi di percorrenza tra Messina, Catania e Palermo. La Messina – Palermo sarà percorribile in un’ora e venti e raddoppieremo la tratta mancante della Messina – Catania. Ricordo parlarne sin da quando ero bambino. Ci sono sempre degli ostacoli, ma vanno affrontati e superati. Lombardo ha bloccato tutto perché c’è un problema per il tracciato all’interno di Catania e per il collegamento con l’aeroporto. Noi intanto abbiamo stipulato l’accordo per la parte rimanente. Al resto penseremo dopo, magari col nuovo sindaco che sono convinto sarà Enzo Bianco”.

Ed infine un accenno alla storia della città con l’invito a Calabrò a metterci tutto l’impegno per riportarla ai livelli che merita. “Felice avrà un compito difficile – ha concluso Crocetta – visto che il Comune si trova in una situazione disperata. Ma sono certo che saprà come affrontarla. Messina è una città che ha un passato incredibile. È stata crocevia dei passaggi di greci, arabi e normanni. Mi ricorda Istanbul, anzi Costantinopoli, per meglio indicarne la storia. Siamo convinti di poterla rialzare. Non sarà semplice, alcuni privilegi dovranno finire. Ma si potrà ricominciare da capo mantenendo sulle spalle la grande tradizione che questa città si porta dietro”.

(Marco Ipsale)