Regione, è già toto-assessori. Pronti Ardizzone e Rinaldi

L’ex comunista che ama il Vangelo e cita Che Guevara è già alle prese con il toto-assessori, una squadra che vedrà rappresentata Messina, così come Messina è stata determinante alla sua elezione. Il neo Presidente della Regione, Rosario Crocetta ha escluso inciuci all’Ars così come vita breve, rassicurando Musumeci, “Stia tranquillo, sono certo che su 90 deputati troverò qualcuno disposto a lavorare per il bene della Sicilia”, annuncia l’azzeramento della consulenze e mette alla porta gli alti papaveri della burocrazia siciliana “Stavo per disporre un censimento delle consulenze inutili. Ma poi ho deciso: come mi consente di fare la legge le revoco tutte. Vale anche per i dirigenti, i direttori generali”. La prima testa a cadere sarà quella di Albert, il super-esperto alla formazione del governo Lombardo. Il primo taglio di Crocetta sarà sul suo stipendio, la prima proposta di legge: nessun incarico né candidatura per indagati per mafia, corruzione ed associazione a delinquere. Nessuna indiscrezione sugli assessori, l’unica certezza è Lucia Borsellino alla sanità, così come altrettanto certa sarà l’assenza dell’ex assessore “la collaborazione con Massimo Russo non è in agenda”, e del resto gli alleati Udc avrebbero alzato le barricate sull’autore di una riforma contestata quotidianamente dai centristi. Quanto ai nomi della sua giunta il neo Presidente ha escluso pressioni e lo stesso Francantonio Genovese ha dichiarato che da parte del Pd non ci saranno. Quel che è certo è che il peso dei voti messinesi, che hanno portato Crocetta in riva allo Stretto ad oltre il 34%, si farà sentire. In casa Pd (risultato il primo partito) il neo confermato Franco Rinaldi ha superato la soglia dei 18 mila consensi e per lui dovrebbe essere pronta una poltrona in giunta, anche se non è esclusa la Presidenza dell’Ars. Del resto il Pd siciliano, rispetto al 2008, ha perso in termini di percentuali e di deputati, ma proprio a Messina ha retto l’ondata di protesta ed incassato altre preferenze quindi Genovese farà valere i numeri. Quanto all’Udc il posto nella giunta Crocetta è per Giovanni Ardizzone (Beni culturali e turismo? Presto per dirlo) mentre appare improbabile la Presidenza dell’Ars, mentre non è da escludere la vicepresidenza del governo regionale. Del resto il primo a fare il passo in avanti, spiazzando la stessa segreteria regionale Pd che ignorava Crocetta e guardava altrove è stato il segretario regionale dell’Udc Gianpiero D’Alia, sfidando ed incassando tutte le accuse piovute agli ex cuffariani da sinistra e da destra per un’alleanza “contro-natura”. Patto che alla fine ha retto e che porterà un Udc messinese, Ardizzone, direttamente in giunta. Sulla poltrona di Cascio, la Presidenza dell’Ars, il M5S ha proposto una donna ( colpo di scena, ce ne sono 15 ), e c’è anche chi ipotizza un’apertura all’opposizione. E’ ancora presto per dirlo e i giochi sono aperti. Ma c’è un’altra novità. Pochi giorni prima del voto Crocetta ha incontrato il commissario Croce che gli ha esposto chiaramente la drammatica situazione della città alle prese con il rischio default. E tra le prime cose in agenda c’è proprio il caso Messina.

Rosaria Brancato