Cala il sipario sul Teatro Zancle dopo l’esposto di un “amante del teatro”

Imprevista battuta d’arresto per la stagione artistica del Teatro Stabile Zancle. Chiude le porte al pubblico un altro polo culturale della città e cala il sipario anche sul premio Adolfo Celi organizzato dalla struttura e giunto alla sua sesta edizione.

Dietro la dolorosa scelta annunciata dal direttore artistico e ideatore del concorso, Mimmo Giuliano, l’esposto di un “anonimo amante del teatro” che avrebbe indirizzato a ben 7 enti tra i quali la Procura della repubblica, la Questura, i Vigili del fuoco e i Vigili urbani, un’esortazione ad effettuare accurati controlli sull’adeguatezza alle norme di legge di sedie, uscite di sicurezza e impianto elettrico.

Così la platea venuta per assistere a “La patente e altre istruttorie”, messo in scena dalla compagnia teatrale “Gli Sdrammaticati” di Rometta Marea il 23 febbraio, è stata messa al corrente, prima dell’inizio della rappresentazione, dell’obbligata decisione di arrestare, almeno per il momento, l’attività teatrale. Una scelta amareggiata che ha fatto capolino anche sul web, alla pagina ufficiale del teatro su noto social network Facebook.

Accorato l’appello del direttore artistico che adesso chiede solidarietà e impegno per far fronte all’imprevisto, nel cercare una nuova struttura che consenta il completamento delle esibizioni in concorso per il premio Adolfo Celi e la prosecuzione dell’attività teatrale fino alla realizzazione dei giusti adeguamenti.

“La stessa riflessione si dovrebbe rivolgere anche ad altre strutture esistenti – ha aggiunto poi Giuliano con una risentimento che non ha voluto esimersi dal riservare una pungente stoccata alle altre gestioni – da due anni il Teatro Zancle si sta ristrutturando, con la realizzazione di adeguati ed eleganti camerini provvisti di arredi, quadratura del palcoscenico con quinte e cieli ignifughi, sistemazione di luci di sicurezza, adeguamento dell’impianto elettrico, fari e proiettori e tanto altro” – ha quindi concluso il direttore.

Non resta che sperare che nell’attesa del completamento dei lavori di messa a norma dell’edificio, si possa comunque procedere, in un plesso alternativo, alla messa in scena delle altre performance. (Sara Faraci)