Croce non torna indietro: «Sono uguali a noi e devono pagare»

Dentro l’uovo di Pasqua, i disabili messinesi non troveranno gli stalli personalizzati gratuiti . Lo ha detto a chiare lettere il commissario straordinario Luigi Croce, che non ha alcuna intenzione di revocare la determina n. 4 firmata dal dirigente del Dipartimento Mobilità urbana e viabilità, Mario Pizzino, in virtù della quale «la disabilità consistente nella mancanza della vista, ove non associata ad altra patologia che comprometta la deambulazione non costituisce presupposto per l’assegnazione dell’area di sosta personalizzata». (vedi correlato)

A precisa domanda, il reggente di Palazzo Zanca ha infatti risposto: «E perché dobbiamo ritirare l’atto? Sono quattro soldi. Come paghiamo noi, devono pagare anche loro altrimenti li faremmo sentire inferiori, mentre per me sono persone normali». Per un attimo è sembrato di essere su “Scherzi a parte”, ma invece era tutto vero, così come è vero che per l’ex procuratore capo sono sullo stesso piano i consiglieri comunali che rivendicano il “privilegio” di usufruire di un pass auto che gli consenta di parcheggiare ovunque e le persone con handicap che chiedono di poter usufruire gratuitamente di spazi di sosta in zone ad alta densità di traffico. «Anche i consiglieri mi chiedono di potere avere il vecchio pass– ha continuato Croce – ma possono continuare a chiedere perché io non glielo concederò. Pure i disabili devono cominciare a capire che devono pagare come tutti noi , in fondo sono quattro soldi».

Con queste parole, intrise di durezza, Croce ha probabilmente voluto chiudere la vicenda, ignaro del fatto che questo suo atteggiamento, non particolarmente sensibile alle esigenze oggettive dei diversamente abili, è destinato a scatenare più polemiche di quelle scaturite dopo la pubblicazione della determina firmata da Pizzino. (Danila La Torre)