Bilanci Atm, senza il parere dei Revisori del Comune resta tutto immobile

Se da un lato si corre letteralmente contro il tempo per riuscire a dare il via al percorso di creazione di una nuova Atm che sia davvero azienda che si occupa di trasporto pubblico in città, quando si tratta di provare a fare ordine nei conti lo stallo è totale. Oggi in commissione a Palazzo Zanca sono sbarcati i bilanci 2010, 2011 e il previsionale 2012 della maggiore partecipata del Comune. Alla discussione hanno partecipato il Presidente dei Revisori dei Conti dell’Atm Felice Genovese e il commissario Enrico Spicuzza, assente invece il Ragioniere Generale Coglitore. Il nodo da sciogliere è sempre lo stesso.

C’è un pesante disallineamento tra i bilanci del Comune e quelli dell’Atm, lo ha ribadito anche oggi il revisore dei conti. Palazzo Zanca non riconosce all’Atm debiti per circa 25 milioni di euro, fino a quando questi crediti non saranno inseriti nel bilancio comunale, fare passi avanti sarà impossibile. Manca tra l’altro il parere ai bilanci Atm dei Revisori dei Conti di Palazzo Zanca. Parere vincolante senza il quale neanche il consiglio comunale potrà votare alcun tipo di documento. Un circolo vizioso che di fatto blocca qualsiasi tipo di sviluppo, a partire dal famoso contratto di servizio che proprio il consiglio comunale dovrebbe discutere martedì mattina in aula. La commissione oggi non ha potuto far altro che prendere atto della situazione e ricorrere al voto di astensione tecnica in attesa che i Revisori del Comune si esprimano.

Tornando alle cifre l’Atm ha una passività complessiva di circa 45 milioni di euro. Anche questo aspetto è stato affrontato durante la riunione di oggi. Il commissario Spicuzza, condividendo in toto le osservazioni del collegio dei revisori Atm, ha ribadito che se all’azienda non vengono dati gli strumenti giusti non potrà mai tornare ad essere produttiva. I progetti che in questo momento sono allo studio negli uffici di via La Farina sono diversi, dal bando per l’acquisto di 50 nuovi bus, alle convenzioni che il commissario Spicuzza sta programmando per rendere più appetibili i parcheggi cittadini, serviranno per iniziare a produrre utili. Ma ci sono da recuperare importi per diverse centinaia di migliaia di euro che spettavano all’Atm ma che negli anni non sono mai usciti dalle casse di Palazzo Zanca.

Già nelle scorse settimane il commissario Spicuzza aveva annunciato un’operazione di “recupero crediti”. In questo momento però è difficile capire dove Palazzo Zanca dovrebbe andare a pescare questi soldi, considerata la condizione economica in cui versa. In tutto questo resta l’ombra del dissesto, resta da ultimare il piano di riequilibrio decennale. Senza dati certi e chiari sull’Atm però sembra impossibile pensare di poter avere un quadro veritiero. (Francesca Stornante)