Servizi a rischio e tensioni. I sindacati: "Intervenga la Prefettura"

Servizi a rischio e tensioni. I sindacati: “Intervenga la Prefettura”

Francesca Stornante

Servizi a rischio e tensioni. I sindacati: “Intervenga la Prefettura”

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domenica 25 Febbraio 2018 - 07:12

LE segreterie di Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel in queste ore hanno inoltrato una nota all'istituzione rappresentante del Governo, auspicando che si possa tornare al rispetto delle regole nella salvaguardia di servizio e lavoratori.

"Nella complessa vicenda dei rifiuti messinesi siamo ad una preoccupante situazione di stallo in cui temiamo dal 1 marzo problemi per la regolarità del servizio all'utenza e registriamo forti tensioni tra i lavoratori, per cui è bene che intervenga la Prefettura di Messina”. A sostenerlo sono le segreterie di Fit Cisl Uiltrasporti e Fiadel di fronte allo scenario che si sta delineando in vista di una scadenza che doveva segnare il passaggio “storico” della gestione dei rifiuti da Messinambiente a MessinaServizi e che invece sta facendo emergere tutte le difficoltà di un percorso che a parole tutti sostengono, ma che nei fatti non sembra essere stato supportato dai necessari passaggi e atti che formalmente avrebbero dato il via libera già dal prossimo 1 marzo.

Ci sono due società che devono siglare un atto di usufrutto del ramo d’azienda che al momento è ancora sotto esame perché servono modifiche e aggiustamenti. Ci sono 488 lavoratori che non sanno ancora come, in che termini e in che modalità transiteranno da un’azienda all’altra. C’è il concordato di Messinambiente che di fatto detta la strada maestra da seguire perché comunque l’amministrazione Accorinti ha scommesso politicamente sul salvataggio della partecipata e dunque quello che resta obiettivo prioritario. E poi, come se fosse meno rilevante, c’è un servizio essenziale da garantire e che i messinesi pagano profumatamente. Il terreno su cui si muove tutta l’operazione si è rivelato scosceso e pieno di insidie. Messinambiente, attraverso la penna del commissario liquidatore Giovanni Calabrò, ha chiamato in causa la Prefettura e chiesto un tavolo tecnico per definire la questione e valutare un’ulteriore ordinanza per proseguire con i servizi anche dopo il 1 marzo. La nuova società però non ci sta ad essere additata come responsabile principale di questi ritardi:MessinaServizi è pronta e non ha ancora rilevato il servizio solo per non ostacolare il piano concordatario e consentire di salvare Messinambiente” dice a chiare lettere l’amministratore Beniamino Ginatempo. Dunque non mancano neanche gli scontri a distanza tra le due protagoniste di questa vicenda.

Per questo Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel invocano l'intervento urgente della Prefettura con una nota che auspica che si possa tornare al rispetto delle regole nella salvaguardia di servizio e lavoratori.

"Facendo seguito alla nota inviata alla Prefettura dalla Messinambiente S.p.A. in liquidazione, e dalle informazioni assunte durante la Commissione Consiliare Ambiente tenutasi lo scorso 21 febbraio presso il Comune di Messina, preoccupati della situazione complessiva del settore rifiuti cittadino e delle scelte scellerate di questa Amministrazione Comunale ad oggi incapace nel risolvere il delicato passaggio di gestione di un servizio pubblico essenziale come quello di igiene ambientale, precisano che da quanto risulta alle scriventi, si evince che nel contratto di usufrutto tra Messinambiente e MessinaServizi Bene Comune, che è in fase di perfezionamento, transiterebbero al nuovo gestore del servizio solo i dipendenti di Messinambiente S.p.A. che hanno firmato le conciliazioni stilate al fine delle procedure del concordato fallimentare, tra l'altro già posto all'attenzione della Procura della Repubblica da queste organizzazioni sindacali nelle scorse settimane.

Il transito dei 488 lavoratori non può che avvenire in unica soluzione poiché, in caso contrario, si avrebbero gravi ripercussioni sulla operatività della raccolta dei rifiuti in città con inevitabili conseguenze igienico sanitarie e verrebbero lesi, fuori da ogni normativa di legge, i diritti inalienabili dei dipendenti discriminati finendo per innestare un clima di forte conflittualità e di tensione sociale tra centinaia di maestranze che potrebbero sfociare in eclatanti forme di protesta.

Pertanto confidiamo che il Prefetto proceda per vigilare e garantire che al di là delle necessità amministrative della Messinambiente S.p.A. in concordato, si tutelino diritti e normative di legge in materia di diritto dei lavoratori e di Legge Regionale 9/2010.

Si chiede che la Prefettura con cortese urgenza proceda in un autorevole opera di mediazione e se necessario ad un incontro tra le parti in indirizzo e le scriventi rappresentanze sindacali".

Francesca Stornante

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