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Stipendi in ritardo. Il Messina: “Stiamo trattando coi calciatori”

“Da lunedì scorso sono in corso trattative individuali con i calciatori al fine di trovare una soluzione a saldo delle spettanze concordate per la stagione sportiva in corso”. I vertici del Messina replicano, dopo la nota dei calciatori che lamentavano i ritardi per gli stipendi.

E se la società parla di “trattativa”, “soluzione”, “rimborsi spese”, vuol dire che non intende corrispondere quanto pattuito ma una cifra inferiore.

Il ritardo viene invece attribuito “all’esigenza della proprietà di conoscere l’esito della trattativa avviata per la cessione della società”, infatti l’obiettivo era quello di far accollare le spese al nuovo acquirente, che ovviamente ha rifiutato e la trattativa è saltata.

Dopo la salvezza “il lavoro della dirigenza è stato improntato e continuerà alla ricerca di una soluzione condivisa con i singoli giocatori. L’obiettivo della società è quello di anticipare la chiusura della stagione sportiva (prevista per il 30 giugno) corrispondendo la mensilità maturata e quelle maturande prima della partenza per la finale di Coppa Italia per chiudere il quadro economico della stagione in corso e dare serenità alla squadra”.

Saldate, invece, le somme per le vertenze con i calciatori Rosafio, Bruno e Ragosta, “evitando così al Messina di incorrere in sanzioni o penalizzazioni”. Anche i calciatori della scorsa stagione avevano lamentato stipendi inferiori a quanto pattuito e avevano avviato e vinto una vertenza.

Altro problema si era creato per la concessione dello stadio Franco Scoglio per il memorial Mino Licordari, domenica 19 maggio. “Abbiamo saputo di un accavallarsi di eventi che si terranno nella stessa giornata di domenica, abbiamo contattato gli organizzatori delle due manifestazioni e siamo arrivati ad una soluzione condivisa. Siamo ben felici di ospitare un evento che porta il nome di un messinese illustre che ha sempre amato la città, i colori giallorossi e la maglia biancoscudata”.