Il Tar sospende l’anti-tir. Cala il gelo tra Accorinti e Franza, salta l’incontro

Non sarà più sul cavalcavia per fermare i tir, ma non si sente sconfitto né si è arreso. Il Tar ha fermato l’anti-tir ma non la determinazione di Accorinti.

L’altolà del Tar all’ordinanza di divieto al transito in centro dei mezzi pesanti con carico superiore alle 7,5 tonnellate è arrivato in tarda mattinata a Palazzo Zanca, con la sentenza che sospende il provvedimento in via cautelativa, in attesa della decisione dei giudici amministrativi sul ricorso presentato dai Franza che sarà discusso il 24 settembre.

Nel ricorso gli armatori hanno richiesto la sospensiva dell’ordinanza di luglio evidenziando i rischi di gravi danni economici che la società potrebbe subire in seguito all’applicazione del provvedimento. Ed il Tar ha accolto l’istanza di sospensiva comunicandola all’amministrazione. E’ quindi il secondo stop per l’anti-tir, dopo quello del Ministero dei trasporti in seguito al ricorso presentato dall’Aias di Richichi.

Ma a differenza di quello, che ha sospeso il provvedimento per 24 ore, in questo caso i tempi sono più lunghi e la giunta ha deciso di prendersi uno o due giorni per valutare il da farsi in merito ad un’eventuale opposizione. Ma non ha rinunciato al principio o alla battaglia per difendere i diritti dei cittadini. La decisione è arrivata a poche ore da quello che doveva essere l’incontro della “pace” e della ripresa delle trattative tra armatori e amministrazione, che a questo punto è saltato.

Non appena ho avuto notizia della sentenza del Tar- spiega Accorinti- ho chiamato io stesso ed ho detto che non ha alcun senso discutere se non per dare seguito a quanto ci siamo detti a Roma al Ministero. Io ho chiesto al gruppo di mettere nero su bianco la loro disponibilità, nel 2015 a non imbarcare nelle corse diurne estive della Cartour mezzi pesanti, o ad imbarcarli solo col rimorchio da lasciare sul piazzale fino alle 21. E’ da questa base che può iniziare il confronto. Quindi io sono pronto ad incontrarli, ma dobbiamo ricordarci di quel che ci siamo detti a Roma”.

Il pomeriggio è volato via con una lunga riunione tra Accorinti gli assessori e il segretario generale Le Donne per esaminare la sospensiva e decidere cosa fare. Da subito l’amministrazione ha disposto la sospensione del provvedimento e quindi la rimozione o la copertura dei cartelli. Nelle prossime ore la giunta valuterà se ricorrere ad un parere legale o di esperti che possano evitare, qualora si dovesse decidere per un'opposizione, nuovi inciampi. Nessuna nuova mossa quindi sarà fatta in fretta, ma sarà ponderata passo per passo. E' chiaro che ormai la "pace" si fa sempre più lontana e che ormai lo scontro sarà anche attraverso le "carte bollate"e le Aule di tribunale. Un particolare curioso emerge dalla sospensiva del Tar: i magistrati, dopo aver accolto la tesi dei Franza che paventano danni all'azienda, dà alcune indicazioni obbligatorie all’amministrazione in merito al controllo del transito dei mezzi pesanti ed alla sicurezza dei cittadini, “per perseguire la primaria finalità, si obbliga la giunta a porre in essere tutte le manovre necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia della salute".

Un invito che agli amministratori suona quasi di beffa dopo che la stessa sentenza ha appena sospeso i provvedimenti presi proprio per perseguire “quella primaria finalità” della tutela della sicurezza e della salute.

Sto pensando di mettere in atto fino alla virgola quello che il Tar ci dice– continua Accorinti- Noi siamo ligi al dovere ed alle regole e se il Tar ci obbliga a controllare il flusso di transito pesante per tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini vorrà dire che chiederemo ai vigili urbani di scortare i singoli camion dal molo Norimberga fino alle autostrade. Non li multeremo, ci mancherebbe, ma faremo quel che dice il Tar”.

Ma la vicenda tir è stata un’ulteriore miccia nei già tesi rapporti tra Consiglio comunale e giunta dopo il caso dell’isola pedonale. Un clima pesante reso ancor più rovente dall’intervento, durante la seduta aperta dedicata al Piemonte, di Simona Contestabile: “Signor sindaco lei lo sa che in queste ore è arrivata la sospensione del Tar all’ordinanza? Lei dovrebbe preoccuparsi del danno erariale che questi ricorsi causano al Comune”, facendo intendere che l’amministrazione non dovrebbe prendere provvedimenti per evitare di suscitare le ire dell’Aias e del gruppo Caronte-Tourist che hanno presentato i ricorsi sia ad ottobre che a luglio.

In Aula il sindaco non ha replicato pur consapevole della soddisfazione che serpeggiava tra i banchi alla notizia della sospensiva.

"E' sempre così-ha poi commentato Accorinti– sembra una guerra contro l'amministrazione, qualsiasi cosa faccia, i consiglieri hanno una sola voglia, quella di accusarmi. Sembra quasi che provino soddisfazione quando succedono queste cose, come se fosse solo una guerra contro di me. In gioco c'è il bene della città e loro pensano solo a farmi la guerra. Mi verrebbe di dire alla Contestabile : i tir passano in città e tu sei contenta perché hai vinto?? Penso che questa sia una sconfitta di tutti".

In serata è arrivato il comunicato ufficiale della società:Alla luce del pronunciamento del Tar che ha sospeso l’ordinanza sindacale il gruppo Caronte&Tourist ribadisce la propria volontà al dialogo con l'amministrazione, ad un confronto, scevro da ideologismi, che tenga conto del valore economico e sociale dell'attività e della limitata incidenza sul traffico urbano dei mezzi commerciali in arrivo ed in partenza dal molo Norimberga. Un sereno confronto con Sindaco e Giunta non potrà che essere propedeutico a una condivisione prospettica nell’ottica di uno sviluppo crescente delle attività portuali e delle autostrade del mare, evitando che queste preziose risorse soccombano alla concorrenza di altri snodi commerciali quali Catania e Palermo. L'attivitá del gruppo Caronte & Tourist si identifica, per ormai antica tradizione, nell’area dello Stretto: un'appartenenza culturale, prima ancora che commerciale, che s'intende sempre più e meglio valorizzare”.

Difficile però che almeno per il momento riprenda il dialogo tra il gruppo e l’amministrazione e non si escludono nuovi colpi di scena nei prossimi giorni.

Al di là di tutto, questa estate calda sul fronte dei trasporti lascia una piccola, amara considerazione: tra la cancellazione dell’isola pedonale e la sospensione dell’ordinanza anti-tir il centro tornerà ad essere quello di sempre, con camion a tutte le ore e auto in doppia e tripla fila. A qualcuno Messina piace così evidentemente.

Rosaria Brancato