L’attacco di Gioveni: Provvedere urgentemente alla situazione delle strade

“Un vero e proprio bollettino da guerra”. Libero Gioveni, consigliere comunale Udc, utilizza parole aspre per ricordare le innumerevoli voragini che, negli ultimi anni, hanno devastato le strade messinesi.
Dalla buca del 10 marzo 2009 che si è aperta sul Viale Boccetta a quella del 16 aprile 2011 sul Viale Europa, fino ad arrivare alle recentissime voragini nei pressi dell’ex Istituto Buon Pastore e Viale Principe Umberto. Un elenco lungo per una città martoriata da cedimenti e sgretolamenti che, solo per puro caso, non si sono trasformati in vere tragedie.
“Si potrà ben comprendere – ha affermato Gioveni – quanto per questa Amministrazione debba finalmente costituire una priorità imprescindibile un attento monitoraggio e delle scupolose verifiche statiche delle strutture portanti degli impalcati del viale Europa e del viale Boccetta!”.
Da anni impegnato nel denunciare le situazioni paradossali del manto stradale, Gioveni torna a chiedere con insistenza controlli strutturali e mirati ricordando anche la sua “battaglia” per il Viale Europa quando, dopo la costituzione di una “squadra di lavoro” formata da Comune e facoltà d’Ingegneria dell’Università di Messina, aveva presentato diverse interrogazioni per conoscere gli esiti dei controlli.
“Finora – scrive ancora – un dettagliato report ufficiale da Palazzo Zanca non è stato ancora prodotto. E’ del tutto evidente che quanto reclamato per il viale Europa adesso va decisamente chiesto anche per il sempre più fragile impalcato del viale Boccetta, ma è altrettanto evidente che se ai controlli strutturali non si fa seguire anche un serio piano anti-tir per evitare definitivamente alle solette delle arterie le forti e dannose sollecitazioni dei mezzi pesanti, il tutto rischia di essere vanificato”.
Ed infine l’affondo sulla modifica all’ordinanza n. 488 che ha sottratto dalle mani della Polizia Municipale la gestione delle deroghe.
“Il viale della Libertà perennemente invaso dai tir nelle ore serali dimostra – conclude il consigliere – il parziale fallimento dell’attuale piano anti-tir che, quindi, va assolutamente riformulato alla luce anche dei preoccupanti segnali di cedimento dei nostri assi viari principali”.
Veronica Crocitti