Stu Tirone, la IV Circoscrizione traccia il percorso…virtuoso

Sì alla riqualificazione del Tirone, no alla cementificazione selvaggia. Il Consiglio della IV Circoscrizione non ha dubbi su ciò che dovrà essere il futuro dello storico e centrale quartiere ed all’unanimità ha approvato la delibera nº8 del 29-7-2013, da cui si evince con chiarezza la propria posizione sui progetti che dovrebbero realizzarsi in quella piccola e vulnerabile porzione di territorio.

Il presidente Francesco Palano Quero e gli altri consigliere della circoscrizione ritengono infatti «sproporzionata la previsione di realizzare … un parcheggio multipiano», considerano, inoltre, «scriteriato prevedere ulteriori costruzioni sul Viale Italia, in particolare la costruzione di un centro commerciale e di un ulteriore palazzina di Edilizia residenziale privata, in una area densamente urbanizzata non prossima ad uno svincolo autostradale, servita da strade ad una sola corsia per senso di marcia e con una circonvallazione insufficiente a sopportare tutto il traffico veicolare, e con incauta detrazione della valenza paesaggistica di quel tratto di strada». Per Quero e colleghi è poi «decontestualizzata, inutile e massificante la previsione dell'edificio sul Viale Cadorna» che si inserirebbe «in una viabilità non commisurata alla capacità attrattiva di un edificio per uffici di 15 piani, un non sense, tipologico, economico e funzionale».

Secondo il Consiglio della IV Circoscrizione è infine «estremamente invasivo e deturpante l’intervento di edilizia residenziale pubblica e privata previsto in via Pascoli» in quanto «prevede lo sbancamento del versante sotto viale Italia, non valorizza le Mura Spagnole e dilapida infine le risorse pubbliche previste per il Contratto di quartiere 2»

In generale, la IV Circoscrizione è convinta che le opere previste nelle linee guida del piano industriale stravolgano radicalmente l’assetto urbanistico ed edilizio dello storico quartiere e cancellano totalmente l’impianto viario storico. Presidente e consiglieri bocciano, quindi, senza appello i progetti in questione, ritenendo «prioritaria per la città di Messina, la riqualificazione, il recupero architettonico, il risanamento e la rigenerazione del borgo del Tirone, in particolare della Piazza Lo Sardo, della Scalinata Sergi, della Scalinata Santa Barbara e del Palazzo degli Elefanti, nonché la valorizzazione della Galleria Santa Marta»

Palano Quero e colleghi chiedono, quindi, di indire una gara di progettazione per il piano particolareggiato da redigere per l’area di competenza della STU-Tirone, tracciando nuove linee guida da sottoporre alla valutazione del Consiglio Comunale. Di tutto questo si discuterà giovedì 1 agosto, alle 17, nell’aula consiliare di Palazzo Zanca, dove si terrà un consiglio aperto. Sono invitati a partecipare tutti gli attori istituzionali e non, interessati dalla vicenda del Tirone.

Intanto, anche il Movimento Cinque Stelle Messina si inserisce nel dibattito . «Non possiamo esimerci dal far notare – si legge in un comunicato – che più di un anno fa proponemmo un approccio alla riqualificazione del quartiere ad impatto ambientale zero che avrebbe consentito il recupero del patrimonio edilizio e contestuale creazione di nuova occupazione: l'albergo diffuso. Bene, proprio alcuni giorni fa l'Assemblea Regionale Siciliana ha approvato la prima legge del Movimento Cinque Stelle che da riconoscimento giuridico a questo istituto permettendo così numerosi vantaggi tra i quali la possibilità di attingere ai fondi europei. Invitiamo quindi l'amministrazione comunale – concludono i grillini dello stretto – a prendere in considerazione il nostro suggerimento di un anno fa e ad andare in questa direzione nelle future scelte strategiche su questa importante zona della città. Mai come adesso c'è la possibilità di far rinascere Messina dal basso». (DLT)