Cgil, Cisl e Uil al sindaco: “La città ha bisogno di confronto e collaborazione continua”

I sindacati si uniscono per chiedere all’amministrazione Accorinti continuo confronto e dialogo. Nella consapevolezza che solo una costante collaborazione tra il Palazzo e le forze sociali può aiutare la città a ripartire, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Costantino Amato, hanno scritto al Sindaco Accorinti per chiedere di seguire insieme la strada dell’ascolto e della condivisione, al contrario di quanto è accaduto nel passato.

“Le condizioni di difficoltà che attanagliano la nostra Città e le conseguenze che ne subiscono i cittadini, soprattutto nelle categorie più fragili ed esposte, costituiscono ormai un grumo pernicioso che deve essere aggredito con risolutezza e determinazione. Tali condizioni, certamente aggravate dalla crisi economica generale, hanno origine in indirizzi politici del passato sbagliati e in una prassi amministrativa certamente censurabile. Appare necessario invertire la direzione mutando, in alcuni casi anche radicalmente, le scelte che hanno determinato il declino della nostra Comunità”.

Per Oceano, Genovese e Amato, l’assenza di confronto costante con le rappresentanze sociali, a partire dal sindacato, è stata una delle scelte di metodo del passato che ha costituito un limite significativo, soprattutto culturale, nella direzione dell’Ente Comune.

Qualità dei servizi pubblici, tutela sociale, istruzione, salute, decoro, qualità dello sviluppo economico e occupazione, sostenibilità ambientale ed assetto urbanistico, utilizzo delle risorse pubbliche e dei beni comuni, redistribuzione del reddito e quindi welfare municipale e tassazione locale, costituiscono alcuni dei principali temi sui quali il sindacato Confederale ritiene di potere e volere cimentarsi nel confronto con l’Amministrazione civica.

Le basi del confronto in queste settimane sono state gettate con una serie di primi incontri a Palazzo Zanca. Adesso serve far partire un confronto reale su questi temi. I sindacati sono pronti.